ASIA/INDIA - Interventi per le vittime delle alluvioni: segno di una Chiesa unita e “in uscita”

venerdì, 6 luglio 2018

Cadis

New Delhi (Agenzia Fides) – Violente piogge hanno devastato gli Stati del nord-est dell’India e lo stato meridionale del Kerala: l’acqua ha inondato strade e autostrade, provocando la sospensione dell’energia elettrica e reso quasi irraggiungibili le zone colpite. Si calcola che almeno 1.064 villaggi in 21 distretti siano finiti sott’acqua, con case spazzate via dalle piogge torrenziali del periodo dei monsoni, mentre circa 650 mila persone sono sfollati interni, rimasti senza nulla.
In risposta alla situazione difficile della popolazione, il team della “Camillian Task Force” (CTF) dell'India, dei religiosi Camilliani, insieme alle suore di diverse congregazioni ed ai volontari della Caritas India, si è mosso da Bangalore allo stato di Assam portando medicinali di tutti i tipi e materiale di primo soccorso. In queste località hanno organizzato gli interventi allestendo campi medici nei distretti di Karimganj, Hailakand e Cachar.
“Lo scorso 1° luglio, nel villaggio di Craig Park nel distretto di Cachar, 117 persone sono state accolte dal team del campo medico. La maggior parte di loro erano donne e bambini” ha raccontato all’Agenzia Fides padre Emmanuel Zongo, collaboratore della fondazione Camillian Disaster Service International (CADIS), mobilitata per il soccorso agli sfollati.
“La regione del Nordest, una delle più popolose del paese asiatico, si è nuovamente trovata sommersa dall’acqua dopo la rottura degli argini di numerosi corsi d'acqua a seguito delle piogge torrenziali” continua p. Zongo. “Di fronte alla precaria condizione degli sfollati, Caritas India e CTF India, dopo aver interagito con le comunità, valutato e rilevato i bisogni più urgenti di 26 villaggi, hanno creato una squadra di specialisti per gestire 35 campi medici nei distretti di Karimganj e Hailakandi, dal 28 giugno all'8 luglio. Il team è costituito da religiosi Camilliani, suore di diverse congregazioni e volontari laici, segno di una Chiesa unita e in uscita” conclude. (EZ/AP) (6/7/2018 Agenzia Fides)


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