EUROPA/SPAGNA - Il Forum Spagnolo della Famiglia: non esistono prove che l’adozione di bambini da parte degli omosessuali sia innocua per lo sviluppo del minore

martedì, 17 maggio 2005

Madrid (Agenzia Fides) - Secondo il Forum Spagnolo della Famiglia (FEF), i rapporti informativi che sono stati presentati al Parlamento spagnolo sulle conseguenze riportate dai minorenni adottati da coppie omosessuali, non solo non dimostrano niente, ma sono stati oggetto di critica da parte di numerosi esperti.
E’ stato contestato che in queste relazioni non sono scientificamente validi né gli studi né la metodologia utilizzata, per i seguenti motivi: il numero di bambini studiati è molto ridotto; la dimostrazione non ha alcuna rappresentatività perché sono state raccolte solo opinioni di simpatizzanti e volontari; l'età dei bambini è troppo precoce, una media di 7 anni, mentre per studiare bene le conseguenze sarebbe necessario realizzare indagini prolungate nel tempo e non solo in un momento preciso. L’unica cosa che si evince dallo studio è un'incidenza di omosessualità superiore al 30% nei bambini che crescono con coppie di omosessuali rispetto a quelli che sono educati con un padre ed una madre.
Pertanto non esistono prove che l'adozione congiunta da parte di due persone dello stesso sesso sia innocua per lo sviluppo del minorenne, al contrario, secondo numerosi specialisti, esistono prove determinanti dei danni che causano. “Basterebbe il dubbio per respingere queste adozioni" ha sottolineato Benigno Blanco, Vicepresidente del Forum Spagnolo della Famiglia.
Il Forum Spagnolo della Famiglia è un'associazione di carattere civile formata da più di 5.000 associazioni, 20 confederazioni e 117 federazioni che rappresenta oltre 4 milioni di famiglie. In questo periodo sta promuovendo un’Iniziativa Legislativa Popolare attraverso la raccolta di firme affinché si riconosca il matrimonio come istituzione specificamente prevista dall'unione di un uomo ed una donna, e venga garantito al bambino che in caso di adozione si tratti di due adulti, il marito e la moglie. (RG) (Agenzia Fides 17/5/2005, righe 22, parole 293)


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