ASIA/INDIA - L’Arcivescovo di Goa: “La Costituzione indiana è in pericolo”

mercoledì, 6 giugno 2018 libertà religiosa   libertà di coscienza   cultura   pluralismo   politica   povertà  

Goa (Agenzia Fides) – “La Costituzione indiana è in pericolo e molte persone vivono con una sensazione di insicurezza. Urge proteggere i valori della Costituzione, inclusa la libertà di praticare la propria religione”: lo afferma l'Arcivescovo di Goa e Daman, Mons. Filipe Neri Ferrao, in una lettera inviata ai fedeli della sua arcidiocesi e pervenuta all’Agenzia Fides. “In questo contesto, in particolare con l'avvicinarsi delle elezioni generali, dobbiamo sforzarci di conoscere meglio la nostra Costituzione e fare di più proteggerla”, scrive l'Arcivescovo nella missiva diffusa il 4 giugno scorso in un territorio, quello di Goa, dove i cattolici sono il 26% della popolazione, su 1,5 milioni di abitanti.
“Negli ultimi tempi – si legge – vediamo una nuova tendenza emergere nel nostro paese: si vuole imporre una sorta di uniformità su cosa e come mangiare, vestire, vivere e addirittura sul Dio da adorare. E' una sorta di mono-culturalismo: i diritti umani sono sotto attacco e la democrazia sembra essere in pericolo”. Il presule afferma che le minoranze religiose temono per la loro incolumità e che le persone vengono sradicate dalle loro terre e dalle loro case in nome dello sviluppo. “Le prime vittime sono i più poveri: è più facile calpestare i diritti dei poveri perché pochissimi alzeranno la voce per loro", scrive mons. Filipe Neri Ferrao.
La lettera dell’Arcivescovo arriva dopo un'altra missiva scritta nelle scorse settimane dall'Arcivescovo di Delhi, mons. Anil Couto, che ha scatenato una polemica pubblica, parlando di "turbolenta atmosfera politica" che, secondo l'Arcivescovo, minaccia la democrazia e la laicità dello stato. Mons. Couto ha invitato tutti i sacerdoti a "pregare per il Paese" in vista delle elezioni nazionali del 2019. Nella missiva, letta in tutte le chiese di Delhi, si auspica che “l'ethos della vera democrazia avvolga le nostre elezioni”.
Le minoranze religiose in India oggi esprimono preoccupazione per i crescenti attacchi degli estremisti indù, tendenza rafforzatasi nei quattro anni di governo del Primo ministro Narendra Modi, del Baratiya Janata Party (BJP). I nazionalisti indù hanno criticato la lettera di mons. Couto dicendo che essa contribuisce a polarizzare il paese. I cristiani rappresentano solo il 2% della popolazione indiana (complessivamente 1,3 miliardi di abitanti), che è in prevalenza indù (80%) ma ha una considerevole minoranza musulmana (14%). (SD) (Agenzia Fides 6/6/2018)


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