AFRICA/REP. CENTRAFRICANA - La popolazione cristiana e musulmana chiede pace e giustizia

martedì, 15 maggio 2018

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Bangui (Agenzia Fides) - Mentre nella Repubblica Centrafricana continua a imperversare la violenza, in particolare a Bangui (vedi Fides 7/5/2018) e inevitabilmente il processo di pace è interrotto, la maggior parte della gente aspira solo alla giustizia e alla pace: “La situazione è davvero complessa – riferisce all’Agenzia Fides un prete locale che chiede l’anonimato -, le aspettative e i bisogni delle persone sono enormi. Come Chiesa, vorremmo continuare a promuovere la cura pastorale della riconciliazione e della ricostruzione integrando missione, fede e vita; dialogo, riconciliazione e convivenza; ricostruzione, promozione sociale e sviluppo umano. Poniamo attenzione all'approfondimento della fede cristiana, della giustizia, del dialogo interreligioso, dell'ecumenismo e dello sviluppo umano. La Chiesa locale è impegnata per riconquistare i cuori a Cristo, ricostruire ponti tra le persone, ricostruire la fiducia, risvegliare la coscienza civica alla libertà religiosa, il rispetto per la vita, per il senso dello Stato, il bene comune e l'interesse generale”.
Nonostante la forte presenza della comunità islamica nel paese, introdotta nel 1870 da commercianti islamici isolati provenienti dai paesi vicini del Nord e dell'Est (Ciad, Camerun, Nigeria, Sudan) esistono testimonianze di collaborazione interreligiosa tra cristiani e musulmani che la RCA può offrire al mondo. Molti ricordano l'incontro di Papa Francesco con la comunità islamica nella Moschea centrale di Bangui, il 30 novembre 2015. All’epoca il Santo Padre affermò: “In questi tempi drammatici, i leader religiosi cristiani e musulmani hanno voluto affrontare le sfide del momento. Hanno giocato un ruolo importante nel ripristinare armonia e fraternità tra tutti”.
Questa ricerca di pace avviene nel quadro della ‘Piattaforma delle confessioni religiose dell'Africa centrale’ (PCRC) che riunisce cristiani e musulmani per contribuire a migliorare l'ambiente socio-politico e culturale nella RCA, invocando coesione nazionale e pace.
Con il mandato delle Nazioni Unite, sono stati garantiti finora esiti positivi come la sicurezza per la visita del Santo Padre nel novembre 2015, la tutela dei siti degli sfollati interni, l'interposizione tra i belligeranti, la facilitazione del dialogo, una consultazione regolare con il governo. Il processo di pace nella Repubblica Centrafricana comporta l’interazione di diversi elementi: le elezioni, la missione Onu (MINUSCA, Multidimensional Integrated Stabilisation Mission), la riabilitazione delle forze armate centrafricane, gli accordi di cessate il fuoco, l’istituzione della Corte penale speciale, il Piano nazionale per il recupero e la costruzione della pace. (AP) (15/5/2018 Agenzia Fides)


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