ASIA/PAKISTAN - Lezioni di Corano obbligatorie a scuola: minoranze religiose preoccupate

mercoledì, 9 maggio 2018 minoranze religiose   libertà religiosa   islam  

Lahore (Agenzia Fides) - La comunità cristiana in Punjab e le altre minoranze religiose sono preoccupate per il nuovo disegno di legge approvato dall'Assembea legislativa in Punjab, che prevede l'insegnamento obbligatorio della Legge islamica e del Corano in tutte le scuole e le università della provincia del Punjab. Il disegno di legge è stato presentato a gennaio ed approvato dal Parlamento regionale del Punjab il 4 maggio.
La legge afferma, nei suoi obiettivi, quelli di "far comprendere il messaggio, incoraggiare pace e sicurezza, promuovere i valori supremi di verità, onestà, integrità, tolleranza, comprensione del prossimo". Il testo prescrive ai bambini della scuola elementare di recitare le Scritture del Corano in arabo, mentre ai bambini del ciclo successivo sarà richiesto di recitare il Corano insieme alla traduzione in urdu. Secondo i promotori della legge, del partito "Jamaat-e-Islami", in tal modo lo Stato terrà fede alla sua responsabilità costituzionale: all'articolo 31 della Costituzione si afferma che "lo Stato si sforza di rendere obbligatori gli insegnamenti del Santo Corano e della legge islamica".
I cristiani hanno espresso il loro disappunto. Nasir Saeed, attivista cristiano dell'Ong "CLAAS", afferma a Fides: "Per le minoranze religiose, in particolare per i cristiani che vivono in gran numero nel Punjab, sarà problematico: i loro diritti fondamentali sono totalmente ignorati. Nessun programma alternativo è stato annunciato per gli studenti non musulmani del Punjab: è necessario farlo subito".
Prosegue Saeed: "Rendere obbligatorio l'insegnamento del Corano nelle scuole pubbliche, e farlo contro la volontà degli studenti non musulmani e dei loro genitori, avrà un impatto negativo su tutto il sistema educativo. Promuoverà il bigottismo e l'odio contro i non-musulmani nella società pakistana, un fenomeno che è in aumento. Lo stato ha il dovere di promuovere la libertà di religione e di credo, e di introdurre un programma diverso per gli studenti di altre religioni".
L'attivista nota anche che, su 11 parlamentari membri delle minoranze religiose nell'assemblea del Punjab (nove di loro cristiani), nessuno finora ha alzato la voce o ha chiesto tempestivamente di introdurre un programma alternativo per gli studenti non musulmani. (PA) (Agenzia Fides 9/5/2018)


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