ASIA/MALAYSIA - La Chiesa: eleggere chi ha a cuore il bene del paese

lunedì, 7 maggio 2018 elezioni   diritti umani   libertà religiosa   politica   società   cristianesimo  

SK Permatang pasir *** Local Caption *** Vote BN: Barisan supporters lending support to their candidate at Permatang Pasir.

Kuala Lumpur (Agenzia Fides) - "Ogni cinque anni abbiamo l'opportunità di eleggere democraticamente i nostri leader e il governo. Invito tutti i cattolici ad esercitare il voto secondo una visione e i valori cristiani. È nostro dovere morale e diritto, in quanto cittadini del nostro amato Paese, votare saggiamente e responsabilmente. Metteremo il futuro della nostra nazione, il nostro futuro, nelle mani di uomini e donne che hanno a cuore il bene del paese": lo afferma all'Agenzia Fides l'Arcivescovo Simon Poh, che guida l'arcidiocesi di Kuching, in Malaysia, esortando i fedeli in vista delle imminenti elezioni generali, fissate per il 9 maggio.
"Esprimendo il nostro voto, diamo fiducia ai candidati perché adempiano a tutte le promesse fatte, lavorino per il bene comune e il benessere di tutti i malesi; difendano la libertà religiosa per tutti indipendentemente dalla razza, dalla religione e dall'etnia. Occorre considerare il partito politico e l'integrità di ogni singolo candidato, considerando il suo operato per lo sviluppo, per i diritti dei cittadini per il benessere e la cura al popolo ", ha aggiunto l'Arcivescovo.
L'Arcivescovo ha anche invitato i cattolici a pregare e digiunare, in vita di questo importante momento: "Come comunità, preghiamo insieme ai cristiani. Noi siamo cittadini pacifici della provincia di Sarawak: esorto tutti i cattolici a pregare incessantemente perché le elezioni siano libere, giuste e trasparenti. Possiamo noi cristiani sempre portare al paese l'amore e la pace di Dio, preservando l'armonia nella nostra nazione" ha aggiunto.
Anche la Federazione cristiana della Malaysia, che riunisce tutte le confessioni cristiane presenti sul territorio, ha esortato i cristiani a votare responsabilmente. "La Chiesa non è partigiana, ma per i cristiani che sono cittadini della Malesia, votare in modo responsabile nelle imminenti elezioni generali in Malesia è un dovere morale", recita una dichiarazione firmata dall'Arcivescovo cattolico Julian Leow, presidente, e da altri Vescovi cristiani.
Il testo giunto a FIdes recita: "Cerchiamo di scegliere saggiamente i leader che ci governeranno. Chiediamo a Dio una sempre maggiore capacità di discernere tra giusto e sbagliato e la saggezza di scegliere i deputati del Parlamento e i rappresentanti dell'Assemblea legislativa statale per i prossimi 5 anni. Per fare ciò, dobbiamo porre domande ai candidati, ascoltare attentamente le loro scelte politiche, sostenere lo stato di diritto e il primato della Costituzione federale, salvaguardare le libertà (compresa la libertà di religione), così come la loro volontà di servire per il bene comune, promuovendo il benessere di tutti, compresi i poveri e gli emarginati".
La Malaysia è una Federazione multietnica e multireligiosa di 13 stati e tre territori federali, con 31 milioni di abitanti. Essendo una società multietnica e multireligiosa, i cristiani hanno necessità di essere solidali e di costruire ponti con tutti i popoli indipendentemente da etnia e cultura. Con il 60% di popolazione islamica, il restante 40% è suddiviso tra buddisti, induisti e cristiani. Questi ultimi sono una minoranza di circa il 9%, la metà dei quali cattolici. (SD) (Agenzia Fides 7/5/2018)


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