AFRICA/CONGO RD - Polemica per le macchine elettorali elettroniche; i Vescovi chiedono una certificazione indipendente

martedì, 17 aprile 2018 vescovi   elezioni  

Kinshasa (Agenzia Fides)- “Si rischia di far sprofondare inutilmente il Paese nella violenza se si impone agli elettori il voto elettronico con macchine non adeguatamente certificate” afferma in un comunicato il Comitato Laico di Coordinamento (CLC). Si tratta dell’organizzazione laicale cattolica che ha promosso le tre manifestazioni, represse nel sangue, per chiedere l’applicazioni degli Accordi di San Silvestro, volti a far sì che nella Repubblica Democratica del Congo si possono tenere le elezioni presidenziali e legislative più volte rimandate dopo la scadenza del secondo e ultimo mandato del Presidente Joseph Kabila nel dicembre 2016.
La Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) ha fissato la data delle elezioni il 23 dicembre 2018, ed ha stabilito l’uso di macchine elettorali elettroniche che sono state però dichiarate non idonee dalla Commissione Elettorale della Corea del Sud (NEC).
Le macchine in questione sono infatti fabbricate da un’azienda sud-coreana. Secondo la Commissione Elettorale della Corea del Sud l’azienda sarebbe riuscita ad imporre il proprio prodotto alla RDC corrompendo alcuni funzionari locali. L’organo elettorale di Seul ha inviato una nota alla CENI congolese nella quale dichiara di non “ potere sostenere ufficialmente né offrire alcuna garanzia al progetto di adottare un sistema di voto attraverso lo schermo tattile per l’elezione presidenziale nella RDC previsto nel dicembre 2018”, esprimendo “gravi preoccupazioni per l’introduzione obbligatoria di questi strumenti nella RDC malgrado la situazione politica instabile e un ambiente vulnerabile, con infrastrutture elettriche precarie, strade impraticabili, il forte tasso d’analfabetismo e il clima tropicale che può portare ad un cattivo funzionamento di queste macchine”.
La dichiarazione proveniente da Seul ha suscitato forti polemiche nella RDC. “La mancanza di fiducia degli elettori nell’istituzione organizzatrice (la CENI) rimane un argomento più che preoccupante” afferma il Comitato dei laici cattolici, che chiede alla CENI di “ritirare immediatamente il progetto di macchina elettorale”.
La Conferenza Episcopale Congolese (CENCO) ha chiesto una certificazione delle macchine elettorali da parte di esperti indipendenti. “Si moltiplicano le voci discordanti sulla fabbricazione e la provenienza di queste macchine” ha affermato il 13 aprile in una conferenza stampa, don Donatien Nshole, Segretario Generale della CENCO. “Rinnoviamo la richiesta di certificazione della macchine elettorali da parte di esperti nazionali e internazionali per trovare un consenso capace di rassicurare tutte le parti sia sul piano tecnico che giuridico” ha concluso don Nshole. (L.M.) (Agenzia Fides 17/4/2018)


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