EUROPA/SPAGNA - Iniziativa di una ONG spagnola per l’istituzione di centri culturali giovanili ai quali potranno prendere parte più di 280.000 persone, tra cui 110.000 bambini

sabato, 14 maggio 2005

Roma (Agenzia Fides) - Intervida, l’organizzazione non governativa spagnola che si occupa di migliorare la vita dei bambini mediante progetti in paesi come Perú, Bolivia, Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Ecuador, India, Filippine e Mali, ha creato, nella città boliviana di El Alto, due centri culturali che offrono opportunità di formazione e cultura a più di 57.000 giovani della regione.
A questi centri potranno prendere parte più di 280.000 persone, tra cui 110.000 bambini, e le loro attività si concentreranno sulla popolazione più svantaggiata della città di El Alto, adattandole all’età dei partecipanti. Tra gli obiettivi, oltre ad istruirli, questi centri si occuperanno di prevenire il consumo di droghe e l’ingresso dei giovani nelle bande criminali.
Nella città di El Alto, il 95% della popolazione ha meno di 30 anni di età, e si calcolano circa 200 bande criminali giovanili, delle quali la maggior parte commettono delitti. Le scarse possibilità lavorative e l’ozio spingono molti di questi giovani ad integrarsi in queste bande, dalle quali poi è molto difficile uscire. I meccanismi di accesso al mercato del lavoro e a quello accademico risultano inaccessibili ai giovani delle zone più svantaggiate e questo, insieme ai fattori familiari e sociali, aumentano la criminalità giovanile.
El Alto è una città giovane nata come quartiere povero di La Paz, capitale della Bolivia, e che si è sviluppata rapidamente fino a quando, 20 anni fa, sì è dichiarata autonoma, e ha una popolazione di circa 800.000 abitanti. (AP) (14/5/2005 Agenzia Fides; Righe:23; Parole:265)


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