AMERICA/PERÚ - I Vescovi: dinanzi alla “immensa crisi attuale del paese, prevalga il bene comune"

venerdì, 23 marzo 2018 politica   vescovi  

Arzobispado de trujillo

Lima (Agenzia Fides) - "Oggi siamo di fronte ad un'immensa crisi politica. Quando si tratta del bene del Perù, non dovrebbero prevalere interessi particolari ma il bene comune della Patria". Con questa esortazione inizia il messaggio della Conferenza Episcopale Peruviana (CEP), ricevuto dall'Agenzia Fides, pubblicato il 22 marzo a motivo dell'attuale crisi che attraversa il Paese in seguito alle dimissioni del presidente della Repubblica Pedro Paolo Kuczynski. Come affermano i Vescovi, in Perù sta avvenendo un "processo sistemico di corruzione causata dal divorzio tra etica e politica, rafforzata da ambizioni personali e di gruppo, esacerbata dall'impunità e maltrattata da un sistema che ignora la giustizia".
Il testo, firmato da Mons. Miguel Cabrejos Vidarte, Presidente della CEP, insieme a Mons. Pedro Barreto Jimeno e Mons. Robert Prevost, rispettivamente Primo e Secondo Vicepresidente della CEP, nonché da Mons. Norberto Strotmann, Segretario generale, sottolinea che è stato raggiunto "un punto di rottura politica" di tale portata che, per far sì che il paese abbia un nuovo inizio, è necessaria “una ripresa etica e morale a tutti i livelli”, perché “la corruzione ha rubato la speranza, specialmente dei poveri e dei giovani”.
Quindi i Vescovi invitano “ad adempiere al dovere costituzionale di governare” perché questa è una responsabilità di tutti i poteri dello Stato, e "nessuna autorità può sentirsi esentata", sottolineando che "chiunque assuma la guida del Perù deve promuovere e ricevere il sostegno di tutte le forze sociali per generare passo dopo passo un accordo di governance". "Chiediamo ai cittadini di assumere gli incarichi pubblici consapevoli dell'impegno di servire il Paese e di non usare la politica per i propri interessi", continuano i Vescovi, chiamando alla responsabilità quanti "hanno molto da dare e non lo fanno", riferendosi in particolare al disinteresse dei giovani.
Il testo ribadisce la necessità di mettere il Bene Comune al primo posto, al di sopra degli interessi particolari di ognuno: "recuperiamo i valori etici e morali che hanno costruito l'essenza del nostro essere peruviani. Non c'è nulla di più contrario al messaggio cristiano dell'individualismo: vivere senza il prossimo e approfittarne" esortano.
Infine i Vescovi, esprimendo la loro volontà di camminare insieme a tutti i cittadini per partecipare ai processi che promuovono la vita e il quadro istituzionale democratico del paese, ricordano le parole di Papa Francesco nel discorso del 19 gennaio, durante la sua visita in Perù, in cui esortò coloro che ricoprono posizioni di responsabilità ad "impegnarsi a dare, alla loro gente e alla loro terra, la sicurezza che deriva dal sentire che il Perù è un luogo di speranza e di opportunità ... ma per tutti, non per pochi; un Perù che dia spazio a tutte le stirpi, dove possa realizzarsi la promessa della vita peruviana”. (LG) (Agenzia Fides 23/03/2018)


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