ASIA/PAKISTAN - I giovani, speranza della Chiesa in Pakistan: la chiave è l'istruzione

sabato, 17 marzo 2018 chiese locali   giovani   evangelizzazione   vocazioni   minoranze religiose  

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “I giovani sono il 60% della popolazione pakistana. Questo dato è molto importante per noi cattolici. Per i nostri giovani cattolici la priorità è far sì che possano crescere nella fede in Cristo e che possano accedere a un'istruzione di qualità e che prosegua fino al grado più alto, quello universitario: per questo siamo molto impegnati e continueremo il nostro impegno: è il fattore chiave per il loro futuro”: lo dice in un colloquio con l'Agenzia Fides l'Arcivescovo di Islamabad-Rawalpindi, Mons. Joseph Arshad, Presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, alla guida di una delegazione di 5 Vescovi del Pakistan in visita Ad limina apostolorum.
Mons. Arshad racconta di aver condiviso nell'incontro con Papa Francesco questa vitalità della Chiesa pakistana: “E' stato un incontro molto fecondo, ci siamo sentiti accolti in un dialogo sincero tra fratelli. Abbiamo parlato del Pakistan, della Chiesa e dei nostri giovani, rimarcando che vi sono tante vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Questo ci incoraggia e ci fa sperare molto per un futuro roseo per la Chiesa cattolica in Pakistan. Sono un germe di speranza anche nelle difficoltà, che non ci abbattono ma oggi rafforzano la nostra fede”.
In vista del Sinodo dei Vescovi, dedicato ai giovani, prosegue Arshad, “abbiamo istituito una Commissione ad hoc e le attività di Pastorale giovanile fervono nelle diocesi. A Faisalabad abbiamo organizzato la 'peregrinatio' di un Crocifisso tra le diverse parrocchie e in aprile avremo un grande raduno giovanile con oltre mille persone da tutto il territorio”.
Dall'incontro con Papa Francesco e dopo questa visita Ad limina, conclude l'Arcivescovo, “usciamo con una certezza: il Papa ci ama, ama il suo piccolo gregge di fedeli in Pakistan e prega per noi. Gli siamo vicini e lo sosteniamo nel suo ministero. Se Dio vorrà, e le circostanze lo permetteranno, gli abbiamo detto che vorremmo un giorno averlo nella nostra terra. Torniamo in Pakistan incoraggiati, rinnovati, colmi di nuove energie spirituali e nuova grazia di Dio, per proseguire nel nostro servizio alla comunità dei battezzati”. (PA) (Agenzia Fides 17/3/2018)


Condividi: