ASIA/TURCHIA - Richiesto l'ergastolo per il pastore evangelico accusato di appartenere alla “rete” di Gülen

giovedì, 15 marzo 2018 medio oriente   geopolitica   diritti umani   evangelici  

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Izmir (Agenzia Fides) – Il Procuratore turco del tribunale di Izmir ha formalmente richiesto la condanna all'ergastolo per il pastore evangelico statunitense Andrew Craig Brunson, arrestato in Turchia nell'autunno 2016 con l'accusa di aver sostenuto Hizmet, l'organizzazione del predicatore islamico turco Fetullah Gulen, indicato da Ankara come l'ispiratore del fallito golpe del 15 luglio 2016. Martedì scorso, 13 marzo, il procuratore turco ha confermato le accuse rivolte a Brunson, che lo scorso 7 febbraio aveva respinto tutte le accuse nel duro interrogatorio a cui era stato sottoposto a Izmir. Se la Corte accoglierà la richiesta del procuratore, il pastore evangelico sarà sottoposto a processo e potrebbe essere condannato a rimanere a vita nelle carceri turche.
La vicenda del pastore Brunson è divenuta terreno di scontro tra la Turchia di Erdogan e l'attuale Amministrazione USA (vedi Fides 2/10/2017).
Andrew Brunson, già responsabile della chiesa evangelica della Resurrezione a Izmir (Smirne Diriliş Kilisesi), era stato convocato dall'ufficio turco dell'immigrazione nell'ottobre 2016, insieme alla moglie, Lyn Norine. Alla coppia era stato inizialmente comunicato l'obbligo di lasciare la Turchia, giustificando tale misura con l'accusa vaga di aver ricevuto fondi dall'estero per finanziare iniziative missionarie e di aver messo a rischio la sicurezza del Paese con le loro attività. Successivamente la stampa turca ha riferito che per il pastore evangelico il decreto di espulsione si era trasformato in arresto, dopo che un testimone segreto lo aveva accusato di appartenere al cosiddetto FETO (acronimo turco di “Organizzazione terroristica Fethullahnista”, definizione con cui gli organi turchi filo-governativi indicano la rete di Gulen). In carcere, Brunson aveva ricevuto le visite di alti esponenti dell'ambasciata USA in Turchia, e anche il Presidente USA Donald Trump aveva richiesto la liberazione del pastore evangelico durante l'incontro avuto nel maggio 2017 alla Casa Bianca con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo scorso agosto, dopo l'intervento di Trump, Brunson era stato accusato di crimini ancora più gravi di quelli a lui attribuiti in passato, ed era stato trasferito in un carcere di massima sicurezza, dove sono detenuti alcuni accusati di essere tra i massimi responsabili del fallito golpe del 2016. Poi, lo scorso 28 settembre, lo stesso Erdogan si è dichiarato disposto a liberare il pastore evangelico USA solo se in cambio le autorità statunitensi consegneranno alla Turchia Fetullah Gulen, esule negli USA dal 1999.
Dopo la richiesta di condanna all'ergastolo, la portavoce del Dipartimento di Stato USA, Nicole Thompson, ha ribadito che gli Stati Uniti d'America continuano a chiedere alla Turchia di liberare il pastore Andrew Brunson e altri cittadini USA che crediamo siano ingiustamente detenuti”. (GV) (Agenzia Fides 15/3/2018).


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