AFRICA/KENYA - “Le nostre preghiere sono state esaudite!”: i fedeli felici per l’inaspettato incontro tra il Presidente ed il capo dell’opposizione

lunedì, 12 marzo 2018 pace  

Nairobi (Agenzia Fides) - "L’incontro tra il Presidente Uhuru e il leader della NASA, Raila Odinga, è il frutto della preghiera. Cattolici e altri cristiani hanno davvero pregato per la pace nel nostro Paese. Non è un caso che questo stia accadendo durante la quaresima; credo che il Presidente Uhuru e Raila possano essere figure simboliche dell'avvio della guarigione della nazione”, dice a Fides Mercy Lanya, una fedele cattolica della parrocchia Assumption of Mary di Umoja, a Nairobi.
Le ha fatto eco Eveline Shitabule, della parrocchia All Holy Angels di Lutonyi, della diocesi di Kakamega, nel Kenya occidentale, che dice a Fides: "Questo è il miracolo più recente avvenuto in Kenya! Abbiamo pregato per la pace nel nostro Paese e Dio ha risposto alle nostre preghiere”.
Il 9 marzo, il Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta ha tenuto a Nairobi un incontro a sorpresa con il suo rivale politico, il leader della National Super Alliance (NASA), Raila Odinga. I due leader politici si sono quindi rivolti insieme alla nazione, dichiarando la loro determinazione a lavorare congiuntamente per guarire le ferite e riconciliare i keniani .
Si tratta di una svolta importante dopo le contestate elezioni del 2017, che erano state ripetute ad ottobre dopo che la Corte Suprema aveva annullato il voto tenutosi ad agosto. In entrambe le votazioni Kenyatta era risultato vincente.
In un discorso congiunto alla stampa il Presidente Kenyatta e il leader dell'opposizione hanno dichiarato di aver accettato di lanciare un programma per "costruire un Kenya forte e unito”.
“Sono felice dell’incontro che sicuramente aprirà la strada alla riconciliazione e alla pace tra i sostenitori dei due leader. Entrambi hanno un enorme seguito, un consistente collegio elettorale dove ognuno di loro comanda. Il loro incontro e la promessa di lavorare insieme possono contribuire alla guarigione della nazione”. dice a Fides suor Margaret Mutiso, religiosa keniana appartenente alla congregazione delle Figlie del Sacro Cuore.
"Il presidente Uhuru ha bisogno di Raila per essere in grado di far avanzare la nazione e lasciare un'eredità mentre termina il suo secondo mandato come Presidente del Kenya; Raila ha bisogno che il Presidente Uhuru persegua la sua agenda di riforma in modo più efficace”, continua suor Mutiso, riferendosi ai due leader con i loro nomi di battesimo.
Il 30 gennaio Odinga si era autoproclamato “Presidente del popolo” in un gesto di sfida al presidente Kenyatta, una mossa che ha provocato uno stallo politico.
"Quando due tori combattono, è l'erba che soffre, quando fermano il combattimento anche se uno è sconfitto, l'erba comincia a crescere” dice a Fides suor Fides Jecinter Okoth, delle Suore Francescane di Sant'Anna, a Nairobi, commentando l'antagonismo tra i due leader.
“Il Presidente e il capo dell’opposizione hanno fatto la mossa giusta, riunendosi in un momento in la vita diventava difficile giorno dopo giorno per il cittadino comune"dice a Fides Sylvester Omondi della parrocchia di Subukia nella diocesi di Nakuru.
“Anche se l’incontro tra i due è un buono evento, mi sento delusa perché si doveva fare subito dopo le elezioni prima che così tante persone perdessero la vita” si rammarica Christine Akello, una keniana che vive a Londra. (DBO - L.M.) (Agenzia Fides 12/3/2018)


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