ASIA/PAKISTAN - Protesta dei cristiani contro l'abuso delle leggi sulla blasfemia a Lahore

sabato, 3 marzo 2018 diritti umani   blasfemia   minoranze religiose   libertà religiosa   politica   islam   islam politico   società civile  

Ucanews

La protesta a Lahore

Lahore (Agenzia Fides) – Condannare l'inchiesta viziata, la tortura e trattamento disumano verso i giovani cristiani Patras Masih e Sajid Masih; chiedere misure concrete per fermare l'abuso della legge sulla blasfemia, in particolare contro le minoranze religiose: questi i temi centrali della protesta organizzata ieri, 2 marzo, a Lahore dal “Pakistan Christian Action Committee” (PCAC), organismo che raccoglie e rappresenta diverse Chiese in Pakistan. Come appreso dall’Agenzia Fides, alla manifestazione si sono uniti gruppi che promuovono i diritti umani e organizzazioni della società civile. Erano presenti leader cristiani come i Vescovi protestanti Azad Marshall e Irfan Jamil; p. Qasir Feroz, incaricato dell’Ufficio comunicazione per i Vescovi cattolici; il Rev. Amjad Niamat della Chiese presbiteriana e altri leader: tutti hanno concordato nell’invitare il governo a controllare la violazione dei diritti umani e della Costituzione del Pakistan.
I manifestanti chiedono di costituire una squadra investigativa per indagare sul caso di Patras Masih, il ragazzo arrestato per presunta blasfemia nel quartiere di Shahdara, a Lahore, e per accertare le responsabilità nella torture compiute dalla polizia durante gli interrogatori. Si chiede di ritirare le accuse contro Sajid Masih e di indagare sugli abusi sessuali che gli agenti volevano imporre ai due giovani cristiani durante gli interrogatori (vedi Fides 20/2/2018 e 26/2/2018).
“L'amministrazione civile e la polizia di Lahore – afferma un documento rilasciato dal PCAC al termine della protesta - dovrebbero garantire la sicurezza della popolazione cristiana, in particolare nell’area di Shahdara, in modo che tutte le famiglie di sfollati possano tornare alle loro case”. I cristiani infatti erano fuggiti dalle loro case, temendo una violenza di massa “Urge adottare misure concrete per fermare l'abuso della legge sulla blasfemia, in particolare contro le minoranze religiose. Il governo del Punjab dovrebbe lavorare attivamente per inculcare la pace e l'armonia interreligiosa nell'ambito del Piano d'azione nazionale”, afferma il comunicato inviato all’Agenzia Fides . Il documento ricorda la sentenza emessa dalla Corte Suprema del Pakistan relativa alla protezione delle minoranze religiose il 19 giugno 2014 chiedendone l’attuazione “nella lettera e nello spirito”. Il “Pakistan Christian Action Committee” redigerà una relazione e la presenterà in Parlamento e alla Commissione per i diritti umani. (PA) (Agenzia Fides 3/3/2018)


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