AFRICA/TOGO - Al via il dialogo politico nazionale: i cattolici pregano per la pace

mercoledì, 21 febbraio 2018 politica   diritti umani   società civile   vescovi   chiese locali   pace   conferenze episcopali  

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Kolowarè (Agenzia Fides) – Ha preso il via a Lomé il dialogo politico nazionale fra le varie parti politiche in Togo (vedi Fides 5/2/2018): si confrontano il governo e la coalizione dei 14 partiti di opposizione, che ha organizzato manifestazioni di protesta quasi ogni settimana per cinque mesi, chiedendo le dimissioni del Presidente Gnassingbé e il ripristino della Costituzione del 1992. La Chiesa cattolica accompagna il processo pregando e impegnandosi per la pace. Mentre il tavolo dei negoziati riprenderà fra tre giorni, la Conferenza episcopale del Togo (CET), ha annunciato una Settimana di preghiera, dal 16 al 23 febbraio, con l’obiettivo di “aprire serie prospettive per la fine della crisi”. Come appreso da Fides, in una lettera aperta, i Vescovi hanno invitato l’intera popolazione in tutte le parrocchie del Togo a partecipare a una speciale Adorazione Eucaristica di 24 ore, il 23 febbraio prossimo, e a organizzare una settimana di Via Crucis. “Da noi, a Kolowarè, terremo un’ora di preghiera specifica per tre giorni”, ha raccontato a Fides padre Silvano Galli, della Parrocchia St Léon IX di Kolowaré.
La lettera firmata dal presidente della CET, Mons. Benoît Alowonou, esorta i fedeli ad unirsi in comunione con Papa Francesco, che ha indetto una speciale preghiera il 23 febbraio per la pace nella Repubblica Democratica del Congo, nel Sud Sudan e nel mondo, per “sollecitare da Dio, la conversione di cuori, specialmente quelli che detengono il destino di questi paesi e di coloro che sono coinvolti in qualsiasi modo”. Anche l’Arcivescovo emerito di Lomé, mons. Philippe Kpodzro, ha parlato della crisi, chiedendo “la riabilitazione della Costituzione del 1992 nella sua interezza, con tutte le sue implicazioni giuridiche”.
Tra i leader della Chiesa cattolica è intervenuto p. Pierre Marie-Chanel Affognon che, in un messaggio rivolto ai leader politici cattolici, ha dichiarato: “E ‘urgente per ogni politico e per ogni uomo e donna di buona volontà, assumersi le proprie responsabilità impegnandosi maggiormente per la pace sociale, che implica necessariamente la giustizia sociale, lo stato di diritto e la democrazia”. “L'amore per la verità non deve mai lasciare il dibattito politico”, ha aggiunto p. Affognon, incoraggiando i partecipanti al dialogo “a rinunciare alla menzogna, all'orgoglio, all'egocentrismo che hanno destabilizzato la convivenza e lo sviluppo integrale del nostro paese”. Il sacerdote togolese ha inoltre raccomandato ai politici di tenere conto della dottrina sociale della Chiesa nella governance del paese.
Il 19 febbraio, in occasione della cerimonia di apertura della sessione di dialogo denominata “Lomè 2018” il presidente del Ghana, Nana Akufo-Addo, ha sottolineato la sua neutralità, il suo ruolo di facilitatore, e il suo desiderio di vedere il Togo crescere verso lo stato di diritto. “Questa è la sfida della nostra generazione in Africa ed è importante che noi leader riusciamo a risolvere i problemi nazionali, perché questo favorirà il progresso e il benessere della nostra gente”, ha dichiarato Nana Akufo-Addo. Durante la sessione plenaria, i diversi partiti hanno dato priorità a dibattere di “misure pacifiche e alla creazione di un clima di fiducia”.
La coalizione di 14 partiti di opposizione, da parte sua, ha aderito alla sospensione delle manifestazioni in attesa dell'esito del dialogo. Le principali richieste della cittadinanza restano: il ritorno alla Costituzione del 1992; la revisione del quadro elettorale con il diritto di voto per i togolesi all’estero; lo sblocco delle istituzioni della Repubblica e il rilascio di tutti i prigionieri politici. (SG/AP) (21/2/2018 Agenzia Fides)


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