ASIA/LIBANO - Continua la crisi delle "griglie salariali": docenti delle scuole cattoliche in sciopero

sabato, 3 febbraio 2018 scuola   istruzione   medio oriente   chiese orientali  

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Beirut (Agenzia Fides) – Le sigle sindacali delle scuole private libanesi – in gran parte legate alla Chiesa maronita e alle altre Chiese cattoliche presenti in Libano – hanno confermato il protrarsi dello stato di sciopero e mobilitazione per i giorni 5, 6 e 7 febbraio, invitando gli insegnanti a partecipare anche a manifestazioni e sit-in di protesta. In un comunicato dai toni accesi, i rappresentanti sindacali hanno chiesto agli insegnanti privati di “non cedere alle minacce” e di “non firmare alcun documento ufficiale” che non contenga l'approvazione delle richieste di aumento salariale previste dalle nuove griglie retributive, disposte dal governo lo scorso agosto.
La mobilitazione annunciata rappresenta un ulteriore sviluppo della crisi iniziata la scorsa estate, quando sono sono state disposte dal governo le nuove “griglie salariali” per i lavoratori del settore pubblico, comprendente anche il comparto scolastico. L'entrata in vigore delle nuove norme e le incertezza su chi debba finanziare la loro applicazione al settere delle scuole non statali sta alimentando da allora il disagio e la protesta in tutto il settore delle scuole private, in larga maggioranza cattoliche, che rappresentano i due terzi dell'intero sistema scolastico libanese.
Gli aumenti di stipendio imposti dalle nuove regole governative, entrati subito in vigore per i docenti delle scuole statali, rappresentano un grave problema – ancora non risolto - per la sostenibilità finanziaria dell'intera realtà delle scuole private libanesi. Come riferito da Fides (vedi Fides 7/9/2017), i Vescovi maroniti già ai primi di settembre avevano chiesto al governo di rivedere il meccanismo degli scatti di stipendio messo in moto dalle nuove norme sulla griglia salariale, oppure di farsi carico dei costi previsti per finanziare anche l'aumento di stipendio per gli insegnanti delle scuole private.
I tavoli di lavoro e le iniziative ecclesiali dedicate al problema – compresa una riunione straordinaria dei Patriarchi e dei vescovi cattolici libanesi, svoltasi giovedì 1 febbraio presso la sede patriarcale maronita di Bkerkè, sotto la presidenza del Patriarca maronita Bechara Boutros Rai – non hanno finora individuato soluzioni percorribili. Gli enti che gestiscono le scuole private – in gran parte legati a soggetti ecclesiali, - non sono in grado di applicare la regole che impongono aumenti salariali dei professori senza ricorrere a loro volta all'istituzione o all'aumento di rette a carico delle famiglie. Dai dirigenti e dagli enti che gestiscono le scuole non statali è stata ripetuta anche nei giorni scorsi la richiesta – finora caduta nel vuoto – che sia il governo a farsi carico degli aumenti di stipendio reclamati a norma di legge dagli insegnanti che operano in quegli istituti d'istruzione. (GV) (Agenzia Fides 3/2/2018).


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