AFRICA/ETIOPIA - Un missionario: “Tutti i cristiani, in forza del Battesimo, sono membri attivi nella Chiesa”

venerdì, 2 febbraio 2018 evangelizzazione   animazione missionaria   missione   fede   sacerdoti   missio ad gentes  

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Adaba (Agenzia Fides) – “Quattro anni fa, quando sono arrivato in Etiopia, ricordo che un catechista mi disse: ‘don Giuseppe, se vieni nella nostra Chiesa di Robe in missione, significa che Dio non si è dimenticato di noi’. In Occidente spesso ci si lamenta dei preti: spesso facciamo la classifica dei ‘bravi e cattivi’. In Etiopia ringraziano Dio perché hanno un prete”: don Giuseppe Girelli, sacerdote fidei donum al secondo mandato della sua missione nella Prefettura apostolica di Robe, in Etiopia, così racconta all’Agenzia Fides il suo rientro nella missione di Adaba, dove svolge il suo servizio pastorale e si occupa anche di una casa famiglia e della scuola della missione.
“Nel mio recente soggiorno in Italia – continua il missionario - ho incontrato tante persone, ho potuto tenere incontri di animazione missionaria in diverse parrocchie. Ho cercato di aiutare tanti ad aprire una finestra sulla realtà della missio ad gentes, la prima evangelizzazione, ovvero far conoscere Gesù e la Buona Novella alle popolazioni che ancora non lo conoscono. Ho avvertito in questo tempo maggiore vicinanza e solidarietà, sostegno e incoraggiamento”.
Sul suo lavoro di animazione missionaria, don Girelli dice: “Girando per le parrocchie ho ascoltato persone lamentarsi per la mancanza e la diminuzione dei sacerdoti, tutti vorrebbero un parroco, ‘il prete fisso’. Avere tanti sacerdoti, come era in passato, non sarà più possibile. Il Signore, attraverso il calo delle vocazioni al sacerdozio ministeriale, vuole aiutare la Chiesa a riscoprire che tutti i cristiani, in forza del Battesimo, sono membri attivi nella Chiesa. Da una Chiesa che riponeva ogni aspettativa solo nel prete, si viaggia verso una comunità ecclesiale in cui tutti i battezzati sono chiamati ad assumersi maggiori responsabilità; non perché mancano i preti ma perché tutti siamo cristiani, e abbiamo la dignità di figli di Dio” conclude don Giuseppe. Adaba, come tutta la Prefettura Apostolica di Robe, è una zona a prevalenza musulmana dove i cattolici sono una piccolissima minoranza. (GG/AP) (2/2/2018 Agenzia Fides)


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