AFRICA/EGITTO - L'Università islamica di al Azhar convoca musulmani e cristiani per discutere della “questione-Gerusalemme”

giovedì, 4 gennaio 2018 medio oriente   gerusalemme   chiese orientali   islam   luoghi santi  

Radio Vaticana

Il Cairo (Agenzia Fides) – L'Università di Al Azhar, principale centro accademico-teologico dell'islam sunnita, si prepara a ospitare una Conferenza internazionale su Gerusalemme, per confrontarsi “con istituzioni e organismi di rilievo” intorno al presente e al futuro della Città Santa. Annunciata già lo scorso luglio, dopo tensioni e violenze esplose nelle settimane precedenti intorno alla Spianata delle Moschee e ai Luoghi Santi musulmani (vedi Fides 27/7/2017), la Conferenza si sarebbe dovuta tenere già lo scorso settembre. Dopo il rinvio, la decisione dell'Amministrazione USA di riconoscere Gerusalemme come Capitale di Israele ha riportato la Città Santa al centro di tensioni locali e internazionali, contribuendo a aumentare l'interesse intorno alla Conferenza promossa da Al Azhar. All'iniziativa, organizzata in collaborazione con il Consiglio musulmano degli Anziani – organismo di vertice dell'istituzione accademica sunnita – sono stati invitati studiosi, politici e rappresentanti musulmani e cristiani. Lo Sheikh Ahmed al Tayyib, Grande Imam di Al Azhar riferiscono fonti egiziane consultate dall'Agenzia Fides - già a dicembre si era confrontato con esperti e consulenti con l'intento di fornire alla conferenza un'impronta fortemente critica nei confronti delle scelte politiche operate dall'Amministrazione Trump su Gerusalemme. Al momento, tra i partecipanti all'iniziativa appare confermata la presenza del Patriarca maronita Boutros Bechara Rai. Il Patriarcato maronita ha annunciato un viaggio in Egitto del Patriarca Rai su invito del Grande Imam al Tayyib nei giorni in cui è in agenda la Conferenza su Gerusalemme, visita che permetterà al Primate della Chiesa maronita anche di esprimere la propria vicinanza ai cristiani copti, la comunità cristiana più colpita dallo stragismo terrorista di marca jihasdista. (GV) (Agenzia Fides 4/1/2018).


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