ASIA/INDIA - I Vescovi: tra attacchi alle minoranze, urge preservare il carattere pluralista dell'India

mercoledì, 3 gennaio 2018 pace   dialogo   diritti umani   libertà religiosa   minoranze religiose   pluralismo  

New Delhi (Agenzia Fides) - "Auspichiamo che il 2018 possa essere un anno di pace e armonia, di amore e di fraternità, di sviluppo inclusivo e integrale per tutti i popoli. Preghiamo per il nostro amato paese, per i nostri leader politici e spirituali, e per ogni indiano": è l'appello diffuso dai Vescovi indiani all'inizio del nuovo anno e inviato all'Agenzia Fides da mons. Theodore Mascarenhas, Segretario generale, Conferenza episcopale indiana.
Il Vescovo afferma: "Negli ultimi tempi si sono verificati una serie di eventi che minacciano l'idea stessa dell'India. Siamo rattristati da notizie inquietanti di un attacco ai dalit a Pune, nel Maharashtra. Secondo i resoconti di stampa, gruppi che portavano bandiere color zafferano hanno aggredito i Dalit diretti al monumento che ricorda quanti morirono nella battaglia del 1818. Che questo evento annuale sia improvvisamente sotto attacco è un segnale allarmante: condanniamo la violenza in modo inequivocabile. Lanciamo un appello per la pace e l'armonia".
In Madhya Pradesh un istituto cattolico, il St. Mary's Post Graduate College è stato minacciato dai militanti nazionalisti indù che il 30 dicembre sono entrati nel collegio, scavalcandone le mura di cinta. L'attacco è avvenuto alla presenza di oltre 20 poliziotti che hanno assistito senza intervenire. "Questo tipo di terrorismo è inaccettabile. Questo falso nazionalismo deve fermarsi. Questa folla di questi tipi viene incoraggiata come è stato visto in precedenza a Satna, è preoccupante e inquietante", rilevano i Vescovi.
Tra le altre cose, gli attivisti di Bajrang Dal hanno gridato slogan contro i cristiani e usato un linguaggio osceno e volgare. Hanno chiesto ai preti e seminaristi presenti nel collegio di farsi avanti, uno per uno, li hanno fotografati e annotato i lo numeri di telefono; e la polizia ha guardato silenziosamente. "La polizia non ha fatto nulla per proteggere i cristiani fratelli, mentre i militanti li maltrattavno e percuotevano. Li hanno perfino costretti a recitare formule induiste"
Anche a livello politico, vi sono esponenti politici che fanno affermazioni pericolosamente settarie, come chi minaccia di "rompere le membra degli assassini delle vacche" o che definiscono le minoranze musulmane e cristiane come "pericolo per la nazione": questo approccio, notano i Vescovi, minaccia il tessuto sociale, l'armonia sociale e lo sviluppo del paese. "Ciò che preoccupa è che queste affermazioni vengono fatte senza alcuna confutazione", si rileva mons. Mascarenhas notando che si è giunti parlare di "cambiare la Costituzione", eliminando la parola "secolare" (laico).
"La Conferenza episcopale cattolica apprezza lo slogan del Primo Ministro Narendra Modi 'Sviluppo per tutti' e il suo desiderio di lavorare per tutti gli indiani", conclude la nota. Ringraziando il governo per la protezione assicurata durante le celebrazioni natalizie, si ribadisce l'appello alla costruzione di una nazione inclusiva e prospera, all'insegna di una feconda convivenza sociale religiosa. (PN) (Agenzia Fides 3/1/2017)


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