AFRICA/CONGO RD - Elezioni presidenziali il 23 dicembre 2018; l’opposizione protesta: “Così Kabila rimane al potere fino al gennaio 2019”

lunedì, 6 novembre 2017 elezioni   politica  

Kinshasa (Agenzia Fides) - Si terranno il 23 dicembre 2018 le elezioni presidenziali, legislative, provinciali e locali nella Repubblica Democratica del Congo. “Erano passate le 18, ieri, domenica 5 novembre 2017, quando il calendario elettorale è stato finalmente pubblicato nell’aula don Apollinaire Malumalu, presso la sede della Commissione Nazionale Elettorale Indipendente (CENI) di Kinshasa” scrive all’Agenzia Fides p. Mbumba Prosper, missionario congolese della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria. “Le elezioni presidenziali, nazionali e provinciali si svolgeranno in una sola sequenza domenica 23 dicembre 2018, secondo quanto annunciato da Corneille Nangaa, Presidente della CENI, davanti a una folla di politici, diplomatici, deputati e senatori e giornalisti”.
L’opposizione ha subito protestato perché, secondo il nuovo calendario elettorale, il Presidente uscente Joseph Kabila, il cui mandato è scaduto il 20 dicembre 2016, potrà rimanere in carica fino ai primi di gennaio 2019. Si prevede infatti di annunciare i risultati provvisori delle elezioni presidenziali il 30 dicembre e quelli definitivi il 9 gennaio 2019. Il nuovo Presidente prenderà possesso della carica il 12 gennaio.
“Sono state le pressioni degli Stati Uniti, dell'Unione Europea e dell'Unione Africana a costringere Kinshasa a presentare il nuovo calendario elettorale” scrive Prosper. In particolare gli Stati Uniti, attraverso l’ambasciatrice all’ONU Nikki Haley, avevano minacciato che se le elezioni non avessero avuto luogo nel 2018, avrebbero tagliato il sostegno finanziario alla RDC (vedi Fides 31/10/2017).
“Rimane il fatto che l’accordo di San Silvestro, che garantisce la legittimità del governo in carica, prevedeva la tenuta delle elezioni ‘entro e non oltre il dicembre 2017’” ricorda p. Prosper,
L’accordo di San Silvestro era stato concluso grazie alla mediazione della locale Conferenza Episcopale. Esso prevedeva il mantenimento al potere di Kabila e la formazione di un governo di unità nazionale con la partecipazione di tutte le forze politiche, per organizzare le elezioni entro il 2017. Il governo è stato formato ma non include i rappresentanti del Raggruppamento delle forze dell’opposizione, il principale cartello dell’opposizione. La CENI inoltre aveva annunciato il 10 ottobre che le elezioni si sarebbero potute tenere solo nella primavera del 2019 (vedi Fides 28/10/2017).
Nel frattempo come denuncia a Fides la Rete Pace per il Congo, nella RDC si registrano forti violazioni al diritto di espressione e di manifestazione. “Da diversi mesi - afferma una nota - sindaci e governatori non permettono, soprattutto all’opposizione, l’organizzazione di qualsiasi tipo di manifestazione di carattere politico, inclusi comizi e riunioni. Le forze di sicurezza intervengono subito per disperdere qualsiasi gruppo superiore a 5 - 10 persone, ricorrendo spesso a un uso sproporzionato della forza, utilizzando gas lacrimogeni e manganelli o, addirittura, sparando direttamente sui manifestanti”. “D’altra parte, in occasione di alcune giornate "città morta" o di qualche tentativo di manifestazione, alcuni manifestanti non esitano a collocare pietre o a incendiare pneumatici in mezzo alle strade, al fine di impedire la circolazione dei veicoli” prosegue la nota che sottolinea che così facendo i manifestanti offrono il pretesto per l’intervento repressivo delle forze di polizia. “Ciò che era stato pensato come strumento di protesta contro il potere rischia di trasformarsi in un boomerang contro i manifestanti stessi” conclude. (L.M.) (Agenzia Fides 6/11/2017)


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