AFRICA/CONGO RD - Rinvio delle elezioni al 2019, l’opposizione propone: “I Vescovi nominino un Presidente di transizione”

sabato, 28 ottobre 2017 politica   elezioni   vescovi  

Kinshasa (Agenzia Fides)- “Il dialogo del Centro Inter-Diocesano non è morto. Con l’aiuto della CENCO (Conferenza Episcopale Nazionale del Congo), si può riprendere, per designare il sostituto di Joseph Kabila. Se si vuol parlare di un terzo dialogo, ciò è del tutto relativo, perché tutto ciò avverrà dopo Joseph Kabila” ha dichiarato il Presidente del Raggruppamento dell’Opposizione, Felix Tshisekedi, dopo che il Presidente della Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI), Corneille Nangaa, aveva annunciato il 10 ottobre che occorrono 504 giorni per preparare le elezioni presidenziali dalla fine dell’operazione di registrazione degli elettori. “Ciò significa che, tenendo conto che l’operazione di registrazione degli elettori attualmente in corso nel Kasai terminerà verso la fine di gennaio 2018, le elezioni presidenziali, legislative nazionali e legislative provinciali, organizzate simultaneamente in un solo giorno, non potranno aver luogo prima di giugno 2019” afferma una nota inviata all’Agenzia Fides dalla Rete Pace per il Congo.
L’opposizione ha violentemente criticato il Presidente della CENI, accusandolo di volere in questo modo prolungare di altri due anni il mandato del Presidente Kabila, che è scaduto il 20 dicembre 2016.
Tshisekedi ha affermato che “con queste affermazioni, Joseph Kabila e Corneille Nangaa hanno dichiarato la guerra contro il popolo congolese e si sono squalificati”. Come possibile soluzione alla crisi politica, egli ha proposto la nomina, sotto l’egida della CENCO, di un Presidente della Repubblica di transizione, in sostituzione di Kabila.
I Vescovi sono ancora una volta chiamati ad intervenire per cercare di risolvere l’impasse politica, questa volta su richiesta del principale esponente dell’opposizione. L’anno scorso erano intervenuti su invito del Presidente Kabila. Grazie alla loro mediazione era stato sottoscritto il 31 dicembre 2016, l’accordo nazionale (detto di San Silvestro) che prevedeva la formazione di un governo di unità nazionale che doveva preparare le elezioni presidenziali entro il 2017. L’esecutivo è stato formato, ma non vi partecipa il Raggruppamento dell’Opposizione, e di fatto non è stato in grado di preparare il voto.
Il Presidente della CENI ha motivato il forte ritardo con la mancanza di fondi (circa 500 milioni di dollari) e del sostegno logistico della comunità internazionale. Ma il capo della MONUSCO (Missione ONU nella Repubblica Democratica del Congo), Maman Sambo Sidikou, ha affermato alle Nazioni Unite che “la pubblicazione di un calendario elettorale realistico, la presentazione di un budget per l’organizzazione delle elezioni, l’attuazione delle misure di rasserenamento del clima politico e la garanzia del rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali sono le condizioni principali per far avanzare il processo politico”. Sarebbe quindi sufficiente che il Governo e la Commissione elettorale ottemperassero a tali condizioni e la Comunità internazionale sarebbe pronta a sbloccare immediatamente i 500 milioni richiesti dal Presidente della CENI e anche di più, se fosse necessario". (L.M.) (Agenzia Fides 28/10/2017)


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