AFRICA/SUDAN - Cinque leader cristiani arrestati dopo una preghiera in chiesa

mercoledì, 25 ottobre 2017 libertà religiosa   minoranze religiose   libertà di coscienza   cristianesimo   ecumenismo   diritti umani  

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Omdurman (Agenzia Fides) – Cinque capi religiosi della Chiesa Sudanese di Cristo (SCC), comunità cristiana protestante, sono stati arrestati dopo aver pregato in una chiesa nella città di Omdurman, domenica 22 ottobre. Fonti locali hanno riferito a Fides che i leader sono stati convocati dalla polizia distrettuale dopo le preghiere nella chiesa ubicata nel quartiere di El Sawra con l’accusa di "disturbo dell’ordine pubblico". Il consulente legale della SCC ha prontamente provveduto alla scarcerazione su cauzione. “Domenica mattina, quando i Pastori e i fedeli sono arrivati nella chiesa di El Sawra per la liturgia, hanno trovato le porte chiuse,” ha raccontato l’avvocato.
Il guardiano della chiesa aveva detto che un gruppo di uomini non identificati aveva chiuso la chiesa di notte e che poi le forze di polizia convenute hanno informato che "il Ministero dei fondi sudanesi ha deciso di nominare una nuova amministrazione, che supervisionerà chiunque voglia pregare nelle chiese della SCC".
I fedeli hanno rifiutato la decisione rispondendo che il Ministero non ha diritto di intervenire nelle questioni interne della chiesa. Hanno iniziato a scardinare le serrature, sono entrati in chiesa e si sono messi a pregare. Dopo la messa, la polizia del distretto ha immediatamente convocato i cinque Pastori e li ha trattenuti.
La libertà religiosa è sancita dalla Costituzione sudanese. Tuttavia, i cristiani del paese sono sempre più soggetti a limitazioni, in particolare da quando, a luglio 2011, la maggioranza cristiana del Sud si è staccata dal Nord. Da allora sono aumentate le denunce per discriminazione dei cristiani, demolizioni di edifici religiosi e scuole.
Nel mese di aprile 2013, il governo aveva annunciato che non sarebbero più state concesse nuove licenze per la costruzione di altre chiese, puntando a convincere molti profughi cristiani sud sudanesi a lasciare il Nord.
A settembre 2014, un Pastore evangelico aveva dichiarato che la SCC aveva ricevuto molte lamentele sulla discriminazione dei cristiani, sistematicamente ostacolati nella visita alle loro chiese.
Secondo il World Watch Monitor, le autorità sudanesi stanno tentando di intervenire nelle questioni di numerose denominazioni cristiane, rimuovendo i leader delle comunità e nominando cristiani affiliati al regime.
L’inviato speciale dell'Unione Europea per la promozione della libertà religiosa ha visitato il Sudan a metà marzo 2017 per indagare sulla situazione dei cristiani, scoprendo che era prevista la demolizione di 27 chiese a Khartoum. La demolizione è stata rimandata dopo un appello giudiziario e giustificata dal Presidente della Commissione parlamentare per la legislazione e la giustizia per "motivi di proprietà dei terreni".
Inoltre, il Sudan Democracy First Group (SDFG) ha pubblicato un rapporto sulla discriminazione dei cristiani sudanesi in cui si descrive un incidente, avvenuto nel luglio 2016, quando le forze di sicurezza hanno attaccato con cinque veicoli pesanti armati una Scuola evangelica a Khartoum. In quella occasione sono stati arrestati 19 Pastori evangelici, anziani e studenti, che stavano tenendo un sit-in pacifico per protestare contro la vendita del terreno della chiesa. (AP) (25/10/2017 Agenzia Fides)


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