ASIA/IRAQ - Kurdistan in difficoltà: dopo il voto per l'indipendenza, la gente fugge

martedì, 10 ottobre 2017 politica   politica internazionale   giustizia   minoranze religiose   minoranze etniche   indipendenza   guerre  

Kirkuk (Agenzia Fides) - “La situazione è in continua evoluzione. Baghdad sta mettendo in pratica ciò che il Parlamento iracheno, già nelle prime ore dopo il Referendum del 'indipendenza del 25 settembre, aveva stabilito: tolti gli stipendi a tutti i dipendenti pubblici che hanno partecipato al voto; fermati tutti i lavori di tutte le imprese e società che lavorano nell'area; destituzione del Presidente della Repubblica del Kurdistan ed insediamento di Al Maliki al suo posto; chiusura dei confini tra l'Iraq e il Kurdistan; invio delle forze militari nell'area contesa. D'altro canto sia la Turchia che l'Iran non vedono di buon occhio la proclamazione dell'indipendenza del Kurdistan, poiché temono recrudescenze indipendentiste dei curdi presenti sul loro territorio": è quanto racconta Mustafa Jabbar, coordinatore per il Kurdistan della rete di cooperazione Focsiv (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario), in una nota inviata all'Agenzia Fides.
"I veri problemi - rileva Jabbar - sono altri: sono il petrolio, il gas naturale, il commercio dei prodotti e la presenza militare. Si prospetta la possibilità che si ponga l'embargo economico, se il Kurdistan non rinuncerà all'indipendenza, come quello perpetrato da Saddam negli anni '90. Se ciò avvenisse, la popolazione locale, già stremata da tre anni di guerra fratricida, morirebbe di fame. I curdi chiedono di aprire un tavolo per il dialogo con Baghdad, ma per il momento gli iracheni non sono disposti a parlare con le autorità curde".
Intanto la rete Focsiv ha distribuito 350 pacchi di generi alimentari ai nuovi sfollati di Hawija, fuggiti a causa dell'offensiva dell'esercito iracheno per la riconquista della cittadina. Come appreso da Fides, la gente è arrivata nella cittadina di Dibs, circa 30 km a ovest di Kirkuk. "Abbiamo chiuso quasi tutte le nostre attività ad Erbil. Gli sfollati, ospiti dei campi in questa città, stanno ritornando nelle loro case, nella Piana di Ninive, a Qaraqosh, Bartella, Caramles, Basciqa, ecc. Il timore è che tra poco siano impossibili gli spostamenti. Stiamo sostenendo questo rientro anche con progetti di ritorno alla normalità, per aiutare la popolazione a riprendere un lavoro e riavere una casa”.
Da tre anni la rete Focsiv opera a fianco degli sfollati nei campi profughi di Erbil, nel villaggio di Dibaga ed a Kirkuk. Il lavoro dei volontari si rivolge, dopo aver provveduto alle prime necessità nell'emergenza, soprattutto ai bambini: si allestisce un asilo per i più piccoli, in modo che le madri possano lavorare o frequentare dei corsi di cucito; si avviano attività sportive per i ragazzi più grandi in modo che siano occupati anche nel dopo scuola e possano avere una vita il più possibile adatta all'adolescenza. Focsiv si occupa, soprattutto, dei più vulnerabili delle donne con neonati, alle quali spesso viene fornito latte in polvere. Un'attenzione particolare, spiega la nota pervenuta a Fides, si riserva ai disabili, con cure specifiche e medicinali. A questo si aggiunge la distribuzione di cibo, suppellettili e indumenti, soprattutto quelli invernali, dato che l'inverno in questa area è molto rigido e lungo. Infine si organizzano corsi di formazione e di lingua inglese e curda.
L'intervento di Focsiv è parte della campagna “Humanity. Esseri umani con gli esseri umani" per il Medio Oriente, che si fa portatrice del messaggio di pace lanciato da Papa Francesco a luglio 2016 in occasione della campagna di Caritas Internationalis “Syria: Peace is possible”. Con altre organizzazioni della società civile presenti nell'area mediorientale, Focsiv promuove attivamente la risoluzione del conflitto armato, per instaurare un dialogo inclusivo, basato sul rispetto della dignità umana e per sostenere i paesi e le persone colpite dal dramma della guerra, soprattutto i profughi. (PA) (Agenzia Fides 10/10/2017)


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