AFRICA/CENTRAFRICA - A Bria convivenza religiosa in pericolo a causa dei combattimenti per il controllo delle miniere

mercoledì, 30 agosto 2017 gruppi armati   dialogo  

Bangui (Agenzia Fides) - “Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e gli appelli dei leader delle comunità religiose di Bria per il ritorno della pace, la ripresa dei combattimenti tra i diversi gruppi armati per il controllo della città e delle aree minerarie limitrofe ha completamente paralizzato la coesione sociale e la discreta convivenza tra le comunità cristiane e musulmane” afferma la Piattaforma delle Confessioni Religiose in Centrafrica per la pace (PCRC).
Bria si trova nella parte centro-orientale della Repubblica Centrafricana e da mesi si trova in mezzo a scontri tra milizie rivali per il suo controllo e soprattutto per quello delle circostanti miniere di oro e diamanti (vedi Fides 23/6/2017).
“Bria è diventata una città irriconoscibile” denuncia il pastore Augusto Ngbando nella nota giunta a Fides. “Le comunità che vivevano in perfetta armonia sono diventate nemiche. Ora i bambini non possono andare a scuola, gli agricoltori non possono più recarsi nei loro campi a causa degli uomini armati che vagano per la foresta. I mercati sono quasi deserti. Gli uomini armati circolano nei quartieri che sono a loro favorevoli per paura di essere attaccati da gruppi rivali in quelli ostili”.
“A seguito delle campagne di sensibilizzazione condotte da tutti i leader religiosi, la pace e l'armonia cominciavano a ritornare all'interno della popolazione, ma gli ultimi scontri hanno distrutto i nostri sforzi” riferisce il pastore, che ha lanciato un appello ai leader del PCRC (tra i quali c’è il Cardinale Dieudonné Nzapalainga, Arcivescovo di Bangui) invitandoli a recarsi nella sua città per cercare di mediare tra le parti in conflitto e di rassicurare la popolazione. (L.M.) (Agenzia Fides 30/8/2017)


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