ASIA/NEPAL - SULLE MONTAGNE NEPALESI RIAPRE LA MISSIONE DELLE SUORE GIAPPONESI DI NOTRE-DAME

venerdì, 27 giugno 2003

Tokyo (Agenzia Fides) – Per oltre vent’anni si sono prese cura dell’alfabetizzazione e dell’istruzione dei ragazzi di famiglie povere sulle montagne del Nepal. Nel 2001, a causa dei disordini e dei rischi per l’allargarsi della violenza dei gruppi di guerriglia maoista, sono state costrette a chiudere la loro scuola. Oggi le Suore Scolastiche di Notre Dame tornano a svolgere la loro preziosa missione in Nepal.
“La situazione non è del tutto pacificata”, spiega all’Agenzia Fides Suor Tanaka Shoko, che era la preside della scuola che fu chiusa. “Ma molti abitanti del luogo desiderano la riapertura della scuola, così abbiamo deciso di tornare. Speriamo vada tutto per il meglio”.
L’attività delle religiose nel piccolo paese dell’Asia tibetana è cominciata all’inizio degli anni ’80, quando la congregazione inviò quattro religiose a Bandipur, località montana fra Pokkara e Kathmandu. Nel 1985 le suore hanno fondato un asilo, poi una scuola elementare e, nel 1997, un college che accoglieva numerosi ragazzi locali di religione indù e buddista.
I problemi sono cominciati nel 1996, quando i gruppi di guerriglia maoista, che ancora lottano per instaurare una “repubblica del proletariato”, hanno inaugurato una stagione di violenza che ha fatto oltre 7.000 vittime in sei anni, anche fra i civili, nonostante i tentativi di conciliazione messi in atto dal governo nepalese.
La scuola delle Suore ricevette tre lettere minatorie che intimavano alle religiose di chiudere l’istituto e lasciare il paese, pena ritorsioni violente. Le suore hanno dovuto sospendere a malincuore la loro attività educativa, soprattutto per non esporre al pericolo gli studenti, mente l’asilo è rimasto aperto, gestito da volontari del luogo in collaborazione con alcuni sacerdoti.
Il 29 gennaio scorso si è riaperto uno spiraglio: il governo nepalese ha raggiunto un accordo di “cessate il fuoco” con i ribelli, così le religiose hanno deciso di riaprire la scuola. La congregazione ha inviato Suor Imamura Seiko e Suor Kanatani Miyoko che hanno lavorato in Nepal sin dall’inizio della missione.
Le due religiose ricordano con gioia la loro esperienza in Nepal e sono felici di continuarla. Suor Imamura racconta: “Vent’anni fa non conoscevamo la lingua locale, brancolavamo nel buio, ma abbiamo ricevuto un’ottima accoglienza dalla gente del villaggio. Lavorando là, avevamo la certezza di essere guidate da Dio. So che il progetto è andato avanti grazie al sostegno spirituale e materiale di molti amici. Oggi i ragazzi nepalesi più grandi, che hanno ricevuto l’istruzione da noi, ci aiuteranno ad educare i più piccoli”.
In Nepal, nazione a larga maggioranza induista, su 23 milioni di persone vi sono circa 6.000 cattolici. (PA) (Agenzia Fides 27/6/2003 lines 40 words 450)


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