AFRICA/CONGO RD - Preoccupazione per le elezioni nella Repubblica Democratica del Congo previste a fine giugno

venerdì, 29 aprile 2005

Kinshasa (Agenzia Fides)- “Secondo le notizie che ci giungono, è ormai difficile, quasi impossibile, che le elezioni in Congo possano aver luogo il 30 giugno 2005” afferma una nota, inviata all’Agenzia Fides dalla Rete “Pace per il Congo”, un’associazione che riunisce missionari e organizzazioni non governative che operano nella Repubblica Democratica del Congo.
A livello legislativo, mancano ancora il testo della Costituzione per la 3ª Repubblica, la legge sul referendum costituzionale e la legge elettorale. L’inizio del censimento elettorale è stato annunciato per la fine del mese di giugno. Alcune regioni, soprattutto all’Est, subiscono ancora violenze da parte di gruppi armati e di milizie straniere. L’esercito che, insieme alle forze della polizia, dovrebbe garantire la sicurezza della nazione durante il periodo elettorale, non è ancora riunificato, né integrato a livello delle truppe. Inoltre, non essendo pagati a causa di una supposta malversazione del denaro destinato alla loro paga, i militari continuano a commettere abusi nei confronti delle popolazioni. Molti politici al potere cercano di prolungare la transizione, perché temono le elezioni, essendo ormai già sicuri di perderle e, con esse, anche la poltrona che ora stanno occupando.
“Di fronte a questa situazione”, prosegue la nota, “ci si interroga su che cosa potrà accadere il 1° luglio. Alcuni hanno già minacciato delle manifestazioni di massa; altri parlano di un ritorno all’ordine politico della Conferenza Nazionale Sovrana (CNS) del 1992, con la formazione conseguente di un nuovo governo; altri propongono la nomina di un Primo ministro o Coordinatore del Governo; altri si attengono alle disposizioni dell’attuale Costituzione della transizione, soprattutto all’art. 196, che prevede, per motivi legati alla realizzazione delle elezioni, un prolungamento della transizione per un periodo di sei mesi, rinnovabile una sola volta; altri addirittura prevedono un possibile colpo di stato”
Secondo testimonianze locali, la gente vuole le elezioni il prima possibile, per poter eleggere lei stessa le persone che dovranno guidare il Paese. Per questo, si sta preparando attraverso corsi di formazione civica, riflettendo sui temi più svariati: la democrazia, i partiti, il profilo dei candidati, lo svolgimento concreto delle elezioni. “Pace per il Congo” chiede che sia formata al più presto la Commissione elettorale indipendente, che vengano pagati i salari dei soldati e che tutte le forze politiche intraprendano un vero dialogo che permetta di arrivare alle elezioni il più presto possibile. (L.M.) (Agenzia Fides 29/4/2005 righe 33 parole 404)


Condividi: