ASIA/TAGIKISTAN - “Grazie per le sue parole di incoraggiamento e di entusiasmo come Vicario di Cristo, ‘pietra’ sulla quale tutti ci appoggeremo con sicurezza” afferma il Superiore della Missione del Tagikistan

mercoledì, 27 aprile 2005

Dushanbe (Agenzia Fides) - “Carissimo Santo Padre, come abbiamo amato Giovanni Paolo II “Magno” lungo tutto il suo pontificato, per il quale abbiamo offerto le nostre preghiere e sacrifici, in questo momento di grazia per tutta la Chiesa Universale, questa piccola comunità cattolica presente in Tagikistan ha già incominciato ad amarLa ed a pregare per le sue intenzioni”. Così scrive p. Carlos Avila IVE, Superiore Ecclesiastico della Missione Sui Iuris del Tagikistan, in una lettera indirizzata a Sua Santità Benedetto XVI ed inviata anche a Fides. Padre Carlos sottolinea inoltre che i missionari si sono premurati di far conoscere tutte le informazioni che riguardano il nuovo Papa (le sue prime parole, le omelie, ecc.) ai fedeli cattolici e a tutto il popolo tagiko in genere. Molti hanno fatto pervenire gli auguri per il nuovo Pontefice, altri hanno sottolineato la sua “grande simpatia”. “Grazie per le sue parole di incoraggiamento e di entusiasmo come Vicario di Cristo, ‘pietra’ sulla quale tutti ci appoggeremo con sicurezza” ha concluso Padre Carlos. Eretta il 29 settembre 1997, la Missione del Tagikistan comprende una popolazione di 6.155.000 abitanti, di cui i cattolici sono appena 245. (R.Z.) (Agenzia Fides 27/4/2005, righe 13, parole 193)


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