AMERICA/ARGENTINA - “La speranza cristiana ci deve responsabilizzare per difendere i nostri diritti”, lettera del Vescovo di Posadas

venerdì, 7 aprile 2017
“La speranza cristiana ci deve responsabilizzare per difendere i nostri diritti”, lettera del Vescovo di Posadas

“La speranza cristiana ci deve responsabilizzare per difendere i nostri diritti”, lettera del Vescovo di Posadas

Posadas (Agenzia Fides) – Il Vescovo della diocesi di Posadas, Sua Ecc. Mons. Juan Rubén Martínez, in preparazione alle celebrazioni della Settimana Santa, ha pubblicato una lettera dove scrive che "sarebbe ipocrita pretendere di uscire dalle difficoltà personali e sociali, dalla crisi di valori e dalle forme di corruzione, e non decidere di prendere il proprio impegno responsabile per costruire un futuro migliore".
Il Presule, nella lettera pervenuta a Fides, ricorda che alla base di tutto questo c’è l'incarnazione: "Dio ha voluto diventare uno di noi e, quindi, legarsi alla storia umana. Ecco perché si parla di una fede impegnata con la storia, con il dramma umano, con la ricerca di trasformazione, con la certezza della dinamica di Pasqua, della morte e della vita, che ci conduce all'eternità".
"Dobbiamo tenere gli occhi aperti – prosegue - per discernere e scartare quelle false promesse o qualche tipo di speranza umana facile, senza alcuna difficoltà e senza la responsabilità nella costruzione e nel compito di trasformare la nostra società".
“La speranza cristiana – conclude Mons. Juan Rubén Martínez - ci deve responsabilizzare per difendere i nostri diritti, ma soprattutto ad assumerci i nostri doveri di cittadini. Questo compito inizia con l'impegno nelle piccole cose di tutti i giorni, nella nostra città o quartiere, nella scuola o in parrocchia. Possiamo dire che se ci sono leader sociali, politici, religiosi inadeguati è a causa della nostra mancanza di responsabilità e di una regolare partecipazione, compreso l'uso del voto".
L’Argentina, e in modo particolare Posadas, vivono un momento di grande tensione: ieri, 6 aprile, si è svolto il primo sciopero generale per protestare contro il governo del presidente Mauricio Macri. La grande mobilitazione è stata promossa dalla Central General de Trabajadores (CGT), la maggiore organizzazione sindacale del paese, e ha avuto una grandissima adesione nei settori dei trasporti, della sanità, nelle banche, nelle scuole e nel settore pubblico e privato.
(CE) (Agenzia Fides, 07/04/2017)


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