EUROPA/ITALIA - Il Superiore generale dei Comboniani: “Chiediamo a Dio la grazia di arricchire la Chiesa con la fedeltà al nostro carisma missionario comboniano e, come dice Comboni, di aiutare il Santo Padre, Benedetto XVI, a volgere il suo sguardo verso quelle terre più povere”

lunedì, 25 aprile 2005

Roma (Agenzia Fides) - “Chiediamo a Dio la grazia di arricchire la Chiesa con la fedeltà al nostro carisma missionario comboniano e, come dice Comboni, di aiutare il Santo Padre, Benedetto XVI, a volgere il suo sguardo verso quelle terre più povere, per le quali migliaia di missionarie e missionari, religiosi e laici, consacrano la loro vita e si danno senza riserve. Rinnoviamo la nostra consacrazione per continuare a impegnarci nell’opera missionaria tra i popoli a noi affidati e dare loro speranza di fraternità e pace”. E’ quanto afferma il Superiore generale dei Missionari Comboniani, p. Teresino Serra, in un messaggio per l’elezione di Papa Benedetto XVI dal titolo “19 aprile 2005: in comunione con Benedetto XVI”.
Padre Serra ricorda che Mons. Daniele Comboni, appena appresa la notizia dell’elezione del nuovo Pontefice, Leone XIII, scrisse una lettera di obbedienza missionaria e di ossequio filiale, in cui affermava: “Voi siete l'eletto di Dio. Voi siete il Pastore Supremo delle anime, dal quale aspetta il mondo la pace, e che tutto riunirà sotto l'ombra dell'unico Ovile di Gesù Cristo. Noi membri dei suddetti Istituti siamo disposti a tollerare tutti gli stenti, privazioni, pericoli, climi infuocati ed ogni sorta di pene e fatiche, le quali accompagnano incessantemente il nostro periglioso e spinosissimo apostolato. Siamo sempre pronti a soffrire il martirio; e tutta la nostra fiducia è riposta nel SS. Cuore di Gesù, in Nostra Signora del S. Cuore, in S. Giuseppe e in Voi.” (S.L.) (Agenzia Fides 25/4/2005; Righe 17 - Parole 249)


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