ASIA/INDONESIA - Giovani di tutte le religioni uniti contro ogni forma di radicalismo e intolleranza

giovedì, 9 marzo 2017 giovani   dialogo   intolleranza   società civile   diritti umani   minoranze religiose   estremismo   pace  

Giovani di diverse religioni danzano a Semarang

Semarang (Agenzia Fides) - Oltre 3.000 giovani di diverse comunità religiose si sono riuniti a Semarang, capitale della provincia di Giava Centrale, per partecipare a un incontro interreligioso, impegnanosi insieme a "sviluppare un atteggiamento inclusivo e a lottare contro ogni forma di radicalismo e di intolleranza nella soceità indonesiana". Come appreso da Fides, l'incontrp è stato organizzato il 5 marzo scorso dalla Commissione per gli affari ecumenici e interreligiosi dell'arcidiocesi di Semarang e da cinque università (tre islamiche, una pubblica, una cattolica). Vi hanno preso parte giovani indonesiani di 71 comunità diverse, in una pluralità che ha dato la cifra dell'assemblea. L'incontro è stato presieduto dal laico cattolico Lukas Awi Tristanto, segretario della Commissione per gli affari ecumenici e interreligiosi dell'Arcidiocesi di Semarang, e ha visto la presenza del sindaco di Semarang, Hendrar Prihadi, che ha detto: "Quanti non sono disposti ad accettare la diversità, lascino l'Indonesia!"
Interpellato da Fides, Lukas Awi Trisanto ha detto che l'evento interreligioso aveva lo scopo precipuo di "costruire la vera fratellanza e di rifiutare l'intolleranza": "Essere parte di una comunità religiosa in Indonesia significa professare la propria fede paificamente accanto ad altri che professano religioni diverse", ha detto.
I giovani presenti si sono impegnati ad "amare e creare l'armonia nella diversità, al fine di realizzare la civiltà dell'amore per una società prospera, dignitosa, a prescindere dal background religioso".
Oltre all'intento di continuare a costruire fraternità e vera amicizia, la dichiarazione finale del meeting riferisce di "sostenere la Pancasila, la Costituzione del 1945, lo Stato unitario della Repubblica di Indonesia e il principio di 'unità nella diversità' nella vita pubblica della nazione".
All'incontro sono intervenuti alcuni leader religiosi che hanno offerto la loro riflessione: K.H. Ubaidullah Achmad (musulmano), padre Aloys Budi Purnomo (cattolico), il rev. Tjahjadi Nugroho (protestante), Pandita Aggadhammo Warto (buddista), Andi Tjiok (confuciana), ho Nengah Wirta Darmayana (Hindu), Sumarwanto (culti indigeni).
Il buddista Warto ha chiesto ai giovani di vedere le differenze come un punto di forza per lo sviluppo dell'Indonesia; l'induista Darmayana ha detto che "l'unità dell'Indonesia si realizza quando la gente indonesiana nutre rispetto reciproco". Secondo Achmad, "una religione che ignora la diversità non è una vera e propria religione"; Tjahjadi ha chiesto ai giovani di "ringraziare Dio e pregare perchè l'Indonesia possa sopravvivere a radicalismo, terrorismo e l'intolleranza"; Sumarwato ritiene che le persone intolleranti "sono quelle che non hanno capito l'essenza della divinità universale"; Padre Purnomo ha sottolineato la necessità di "costruire la vera fratellanza e una società dove si vivono benessere, dignità e pace, indipendentemente dalla fede di ciascuno".
Simbolicamente i giovani si sono esibiti anche in musiche e danze delle diverse tradizioni religiose e hanno partecipato anche alla donazione di sangue durante l'evento. (PP-PA) (Agenzia Fides 9/3/2017)


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