AMERICA/GUATEMALA - 44 ospedali, 278 centri sanitari, 944 dispensari, solo 2 grandi centri di riferimento nella capitale e alcuni centri specializzati nelle zone urbane maggiormente popolate.

lunedì, 25 aprile 2005

Verapaz (Agenzia Fides) - L’Ufficio di Pastorale della Sanità della diocesi di Verapaz in Guatemala, ha inviato a Fides un quadro sulla situazione sanitaria nel paese.
Il Guatemala ha una popolazione totale di 11,986,800 abitanti ed è uno dei paesi dell’America Latina e dei Caraibi con la spesa sanitaria più bassa, inferiore al 5% del suo Prodotto Interno Lordo (PIL), rispetto alla media in America Latina del 6.4%. L’indice di sviluppo umano è tra i più bassi (0.634), e ha tassi di povertà e di povertà estrema molto elevati (rispettivamente 54.3% e 22.8%) oltre ai maggiori indici di emarginazione sociale (25.9). Il paese conta un totale di 23 gruppi linguistici diversi, e sono in particolare quelli indigeni ad avere un minore accesso ai servizi sanitari e all’istruzione con tassi di analfabetismo che raggiungono fino al 40%.
Il diritto alla salute è regolato dalla costituzione politica della Repubblica e si appoggia sulla leggi e sugli accordi internazionali firmati dal Governo. La salute è gestita dal sistema di sanità pubblico, che conta su servizi basilari di primo, secondo e terzo livello. La rete di servizi pubblici comprende un totale di 44 ospedali, 278 centri sanitari e 944 dispensari. Ci sono solo 2 grandi centri di riferimento nella capitale e alcuni centri specializzati nelle zone urbane maggiormente popolate. I servizi sanitari di base non forniscono sistemi diagnostici adeguati o strumenti per la salute materno infantile, la fascia della popolazione più vulnerabile. Nel 2004 il tasso di mortalità materna ha registrato 200 vittime ogni 100,000 nati vivi a causa di emorragie e rotture uterine, ipertensione dovute alla gravidanza, tutte morti che potevano essere evitate con una adeguata assistenza medica. La mortalità infantile è determinata principalmente da infezioni respiratorie, dissenterie, denutrizione, anche queste evitabili con una adeguata alimentazione e servizi sanitari di base.
La rete ospedaliera è molto carente e non è in grado di soddisfare tutti i bisogni del paese. Nei luoghi più isolati i servizi sanitari di base e prevenzione della salute materno infantile vengono garantiti dal “Sistema Integral de Atención en Salud” (SIAS) che si avvale del lavoro dell’80% di personale volontario.
Tra le necessità più impellenti, la “Instancia Nacional de Salud” (un gruppo di organizzazioni che comprende anche la Commissione della Pastorale della Sanità) ha presentato alcune proposte sanitarie per migliorare ed universalizzare un sistema di salute in grado di garantire l’assistenza di base. Tra queste: cambiamenti legali per la costruzione di un nuovo sistema pubblico sanitario che diventi un diritto di tutta la popolazione, universalizzare l’attenzione nei servizi basilari, migliorare la qualità, garantire il sostegno finanziario del sistema, ridistribuire il bilancio economico, dando priorità alla salute e all’istruzione. Il governo guatemalteco, in quanto firmatario di accordi internazionali, si deve impegnare a colmare le mancanze e aumentare gli investimenti nel settore sanitario. (AP) (25/4/2005 Agenzia Fides; Righe:43 Parole:494)


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