AMERICA/REPUBBLICA DOMINICANA - Ancora violenza e morte: condanna dell’Arcivescovo di Santo Domingo

venerdì, 17 febbraio 2017
Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nella sede della radio e ha cominciato a sparare a tutti

Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nella sede della radio e ha cominciato a sparare a tutti

Santo Domingo (Agenzia Fides) – L'Arcivescovo di Santo Domingo, Sua Ecc. Mons. Francisco Ozoria, ha denunciato che la società dominicana sta vivendo momenti difficili di oscurità e violenza.
"Questo mondo cammina nelle tenebre ogni volta che c'è morte, violenza e criminalità. Queste cose ci fanno pensare" ha detto Ozoria il 15 febbraio. Nel paese c'è grande insicurezza, e lo dimostra l'omicidio dei due speaker radiofonici Luis Manuel Medina e Leo Martinez, di una stazione di San Pedro de Macoris, mentre stavano lavorando.
"E' quasi impensabile che, quando uno è al lavoro, a guadagnarsi il sostentamento della sua famiglia, arriva un gruppo e ti crivella di colpi" ha detto l’Arcivescovo durante l'omelia della messa per il 69.mo anniversario della Forza Aerea della Repubblica Dominicana, celebrata presso la Base Aerea di San Isidro. Mons. Ozoria ha osservato che i due assassinati erano uomini impegnati nel loro lavoro, e lui li aveva conosciuti bene quando era a San Pedro de Macoris.
L’Arcivescovo ha sottolineato che bisogna fermare la criminalità per rimuovere questa lacerazione della società. Una via di soluzione può essere coltivare i valori appresi in famiglia, nelle scuole e nell'eredità patriottica. Ha ricordato poi che la società dominicana vive un “nazionalismo ipocrita” e ha spiegato che c'è discriminazione nei confronti degli Haitiani: serve la mano d'opera, ma quando vengono assunti per il lavoro, sono sottopagati.
La comunità nazionale ancora è scioccata da questo fatto criminale. Secondo la polizia ancora non si conosce il movente del crimine. Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nella sede della radio e ha cominciato a sparare a tutti, anche la segretaria attualmente è in ospedale, ferita ma non rischia la morte. Il tragico evento ha provocato la solidarietà internazionale dei media.
(CE) (Agenzia Fides, 17/02/2017)


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