AMERICA/VENEZUELA - L’incontro Nazionale fra Indigeni e Missionari s’interessa su Arco Minero

martedì, 14 febbraio 2017 sviluppo   indigeni   missionari   pontificie opere missionarie  
VI ENIMIS - incontro Nazionale fra Indigeni e Missionari

VI ENIMIS - incontro Nazionale fra Indigeni e Missionari

Caracas (Agenzia Fides) – Sette anni dopo l'ultimo incontro fra popolazione indigena e missionari che lavorano in Venezuela, il Dipartimento delle Missioni della Conferenza Episcopale del Venezuela, in collaborazione con: le Pontificie Opere Missionarie in Venezuela, l'Associazione Indigena AVEC, il Consiglio Missionario Nazionale (Comina) e le congregazioni missionarie della CONVER, hanno organizzato il sesto Incontro Nazionale di Indigeni e Missionari "ENIMIS" che si terrà nella città di Caracas dal 16 al 19 Febbraio 2017.
Secondo informa la nota inviata a Fides delle POM del Venezuela, il VI ENIMIS sarà uno spazio per riflettere sulla situazione attuale delle popolazioni indigene e l'azione missionaria della Chiesa, per affrontare le sfide che ci sono, per impegnarsi nella crescita delle comunità indigene e nella pastorale della Chiesa. Per questo, l'incontro è incentrato sulle prospettive e le sfide delle culture indigene in Venezuela, così come sulle azioni che la Chiesa ha sviluppato nelle aree indigene del paese, e le situazioni attuali che riguardano direttamente le comunità indigene, come il caso di “Arco Minero” a Estado Bolivar e Estado Amazonas.

“Arco Minero” del Orinoco prevede una superficie di 114.000 chilometri quadrati, a sud est di Venezuela, in particolare nello stato di Bolivar. Si tratta di un progetto che prevede lo sfruttamento di minerali strategici come il carbone e il manganese; minerali metallici come oro, ferro, bauxite, rame, cromo, magnesite e nichel; e minerali non metallici come il diamante, fosfato, calcare, feldspato, dolomite, gesso, caolino, grafite e talco.
Il governo venezuelano intende promuovere un programma educativo con i minatori della zona, non solo per evitare l'uso di sostanze inquinanti, ma per far sì che le comunità indigene, che vivono anche dello sfruttamento del territorio, riescano ad avere benefici economici, tecnologici e sociali del progetto. Ecco perché il piano d'informazione del progetto sarà rilasciato nella lingua dei vari gruppi etnici venezuelani.

(CE) (Agenzia Fides, 14/02/2017)


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