AFRICA/COSTA D’AVORIO - La pace deve essere un progetto di futuro, dice un missionario

giovedì, 26 gennaio 2017 pace  

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Duékoué (Agenzia Fides) - La situazione dei giovani a Duékoué è segnata dalle guerre del 1997 e del 2011. Nel 2016 le prime elezioni sono state boicottate. Nel mese di dicembre ci sono state quelle legislative, alle quali una parte dell’opposizione non ha presentato candidati. “Quando un Paese è segnato dalla guerra, la prima cosa che viene fuori è il mancato riconoscimento dei risultati da parte degli esponenti dei partiti del Governo di turno” afferma, in una nota pervenuta all’Agenzia Fides, padre Xec Marquès, missionario salesiano in Africa dal 1992. Per i giovani ivoriani la pace ha a che fare con cosa mangiare ogni giorno, come far fronte alle spese scolastiche o come curare i malati.
“Non hanno un progetto - continua il missionario - per loro conta solo l’immediato; prendere un diploma professionale per potersi affacciare nel mercato del lavoro. Molti hanno l’età per votare ma in pochi hanno preso parte alle ultime elezioni perché non credono nella politica e nei politici”. “Per noi salesiani e per gli educatori la sfida è saper promuovere i valori della coscienza sociale, della responsabilità politica e non lasciarsi andare all’inerzia dell’urgenza del quotidiano. La pace non può essere solo assenza di violenza, deve poter essere un progetto di futuro” conclude padre Marquès.
(AP) (26/1/2017 Agenzia Fides)


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