EUROPA/ITALIA - “Benedetto XVI, Papa della speranza”. Monsignor Piacenza, Presidente della Pontificia Commissione per i beni culturali della Chiesa all’Agenzia Fides.

mercoledì, 20 aprile 2005

Roma (Agenzia Fides) - “Eucaristia e bellezza” è il convegno che ha luogo il 20 e il 21 aprile a Roma incentrato sulla figura di Suor Maddalena dell’Incarnazione (1770-1824). Il convegno si apre questa sera alle 18 con una Concelebrazione eucaristica presso la chiesa di Sant’Andrea al Quirinale e si chiude domani sera, alla stessa ora, con la presentazione alla Sala del Cenacolo di Vicolo Valdina di due libri: “Di puro amore. Vita e opere di Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione” di Piero Damosso e Francesca Giordano e “Nell’arte lo stupore di una Presenza” di Maria Gloria Riva.
“Il convegno vuole essere un momento di riflessione attorno alla figura di Suor Maria dell’Incarnazione – spiega a Fides Sua Ecc. Mons. Mauro Piacenza, Presidente della Pontifica Commissione per i Beni Culturali della Chiesa chiamato ad intervenire nei due giorni di convegno – il cui carisma è tutto nell’amore all’Eucaristia e cioè al mistero dell’incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo”.
“Madre Maria Maddalena – continua monsignor Piacenza – ha messo al centro della propria vita l’adorazione al Santissimo Sacramento quale prima ed indispensabile energia per l’evangelizzazione. Lei era consapevole che non ci poteva essere vera evangelizzazione, vera missione, senza amore all’Eucaristia. Lei è stata un’innamorata dell’Eucaristia e quindi del Verbo di Dio incarnato che porta la salvezza a tutti gli uomini”.
“E poi – dice ancora monsignor Piacenza – a tema nel convegno di queste sere, c’è anche lo stretto rapporto tra arte e fede. L’adorazione eucaristica fa scaturire l’amore per l’arte e, a loro volta, il culto e la bellezza dell’arte portano alla contemplazione del Verbo incarnato”.
Sul rapporto così stretto tra missione ed Eucaristia, il Vescovo sottolinea: “L’Eucaristia è il motore della missione. Senza Eucaristia si cade in un attivismo che non ha nulla a che fare con l’attività apostolica. L’Eucaristia è il dono di nozze con cui Nostro Signore ha risollevato l’umanità. Senza Eucaristia non ci può essere annuncio”.
Infine, chiediamo a Sua Ecc. Mons. Piacenza se il nome che il cardinale Ratzinger si è scelto, Benedetto XVI, è anche rivelatore di un suo personale amore alla vita monastica, ad una vita tutta dedicata allo stare con Cristo
“Il nome Benedetto non è a caso. È un nome legato ad una sua devozione per la figura di san Benedetto, un gigante dell’evangelizzazione, innamorato dello stare con Cristo. San Benedetto è l’uomo della stabilitas, dello stare tra le mura del convento e, nello stesso tempo, dello stabilizzarsi in una vocazione che vuole abbracciare tutto il mondo”.
“Benedetto XVI - conclude monsignor Piacenza – per anni è stato a capo della congregazione della Dottrina della Fede. È stato nel cuore della Chiesa perché il cuore della Chiesa è la fede. Lui, inoltre, è l’uomo della speranza e non dell’ottimismo. La speranza è molto di più dell’ottimismo perché essa è già certezza di cose che ci verranno date”. (P.L.R.) (Agenzia Fides 20/04/2005 - Righe 34; Parole 465)


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