EUROPA/ITALIA - La Piccola Opera della Divina Provvidenza si stringe con devozione di fede e di affetto al nuovo Papa

mercoledì, 20 aprile 2005

Roma (Agenzia Fides) - “Se Giovanni Paolo II ha contribuito al crollo del muro comunista a Oriente, certamente Benedetto XVI, nel tempo che la Provvidenza gli assegnerà, darà qualche colpo di scalpello alle strutture di peccato dell’Occidente”. E' quanto dichiara Don Flavio Peloso, Superiore generale dell'Opera Don Orione, in merito all'elezione del nuovo Pontefice, Benedetto XVI. “Il primo contatto con la Congregazione orionina - prosegue il religioso - il Card. Ratzinger l'ebbe con la visita al Centro Mutilatini di Monte Mario, in occasione della festa di Don Orione, il 12 marzo 1987; da lì lanciò il messaggio e la sfida di civiltà contenuti nell'Istruzione "Donum vitae" sul rispetto della vita”.
“C’è grande emozione in tutti noi Orionini e in me personalmente. La Piccola Opera della Divina Provvidenza si stringe con devozione di fede e di affetto al nuovo Papa, Benedetto XVI. Egli è il migliore continuatore, in perfetta simbiosi, della missione di Giovanni Paolo II del quale è stato stretto e fidato collaboratore fin dal 1981. Don Orione - conclude Don Flavio - ci ha insegnato a vedere nel Papa il "dolce Cristo in terra" e questo ci basta. Devo dire che questo carattere anche umano della "dolcezza" ho avuto modo di apprezzarlo durante i cinque anni del mio servizio presso la Congregazione per la Dottrina della Fede”. (S.L.) (Agenzia Fides 20/4/2005, righe 15, parole 224)


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