AFRICA/EGITTO - Il Patriarca copto Tawadros: “i nostri martiri ci uniscono al Cielo”

martedì, 13 dicembre 2016 martiri   chiese orientali   jihadisti   terrorismo  

copticocc.org

Il Cairo (Agenzia Fides) – “I nostri martiri, e l'atto del martirio in sé, ci uniscono al Cielo e fanno salire il nostro cuore fino a quelli che già sono lì, e da lì intercedono per noi”. Così il Patriarca copto ortodosso Tawadros II ha celebrato le 25 vittime dell'attentato terroristico perpetrato domenica scorsa, 11 dicembre, durante la Messa nella chiesa di Botrosiya, nel complesso di edifici ecclesiastici adiacenti alla cattedrale copto-ortodossa del Cairo. Le parole del Patriarca sono state pronunciate nell'omelia durante i funerali delle vittime, celebrati ieri nella cattedrale cairota di San Marco.
"Noi chiamiamo la nostra Chiesa 'la Chiesa dei martiri'", ha aggiunto Papa Tawadros, ricordando che "fin dal primo secolo dopo Cristo, i copti hanno offerto la loro vita come sacrificio per amore di Cristo”. Durante la sua omelia, il Patriarca copto ortodosso ha anche ricordato che i nuovi martiri copti hanno perso la vita durante il mese di Kiahk, il mese del calendario copto dedicato a Maria, che precede il Natale ed è un mese di gioia e di lode. "Diamo l'addio ai nostri cari con lo stesso spirito di lode" ha detto il Primate della chiesa copta ortoossa, "perché crediamo che non c'è morte per coloro che amano Dio: loro saranno resuscitati nella gioia alla vita eterna”. Il Papa ha concluso sottolineando che la mano del terrorismo non potrà mai sfuggire la punizione divina.
Già ieri, durante la commemorazione civile delle vittime svoltasi presso il Memoriale del milite ignoto, il Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha annunciato l'arresto di 4 sospetti che sarebbero coinvolti nell'attentato, e ha indicato come responsabile della strage un giovane kamikaze. Le forze di sicurezza, dopo i rilievi scientifici, sostengono di aver individuato l'attentatore suicida nel 22enne Mahmud Shafik Mohamed Mostafa, presentato come un affiliato di Wilayat Sinai (Stato del Sinai), gruppo egiziano legato allo Stato islamico, e accreditano la pista jihadista come matrice dell'attentato. Ma le due maggiori sigle jihadiste attive al Cairo, il movimento Hasam e il gruppo Liwaa al Thuwrah, hanno condannato l'attacco. Hasam ha accusato gli apparati che fanno capo al Presidente al Sisi di aver compiuto l'attentato per terrorizzare la popolazione e consolidare il potere.
I familiari e gli amici delle vittime – riporta la stampa egiziana – ieri avevano accolto l'arrivo del Patriarca in cattedrale con un misto di dolore e di giubilo, tra persone che invocavano la pietà di Dio e altri che lanciavano grida di vittoria per la certezza che i propri cari sono stati accolti in Paradiso.
Papa Tawadros, visibilmente addolorato, è stato con la testa china di fronte alle bare per tutto il tempo, prima di pronunciare l'omelia. La cerimonia funebre ha avuto inizio con la preghiera di ringraziamento, è proseguita con la lettura delle Sacre Scritture e poi con la preghiera per la vita eterna dei defunti.
Le parole del Patriarca Tawadros durante l’omelia per le ultime vittime copte del terrorismo attestano in maniera semplice e disarmante lo sguardo che i cristiani hanno sempre rivolto ai loro martiri, e aiutano a vincere la confusa smemoratezza che sempre più spesso sembra velare anche quel tratto imparagonabile della vicenda cristiana nel mondo. Una coltre di equivoci e snaturamenti alimentati non solo dalla propaganda jihadista – che esalta come “martiri” i kamikaze – ma anche da slogan e format rilanciati proprio dalla rete di apparati mobilitati a tempo pieno a difesa dei cristiani perseguitati. (GV) (Agenzia Fides 13/12/2016).


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