AMERICA/MESSICO - “IL VANGELO, CUORE DELLA COMUNICAZIONE E DEI SUOI MEZZI”: LE CONCLUSIONI DEL CONGRESSO CONTINENTALE SU “CHIESA E INFORMATICA”

lunedì, 7 aprile 2003

Monterrey (Agenzia Fides) – Sabato 5 aprile si è concluso il Congresso Continentale su Chiesa e Informatica intitolato “Verso una rete umana di risposte e aiuti”. L’importante incontro si è svolto nella città messicana di Monterrey, dal 2 al 5 aprile, organizzato dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, dal Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM), con la collaborazione della Conferenza Episcopale Messicana e dell’Arcidiocesi di Monterrey.
Nella cerimonia di chiusura, che è stata preceduta da una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo John Patrick Foley, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, sono state rese note le conclusioni generali del Congresso così come le conclusioni dei gruppi di lavoro. Il Documento conclusivo analizza il sorgere della nuova cultura informatica nella nostra società e come la Chiesa deve rispondere a questa nuova sfida: “Viviamo un processo accelerato di cambio culturale…. L’insorgere di questa nuova cultura, che alcuni autori hanno denominato cultura digitale o cultura Internet” richiede una risposta. “La nostra vocazione e missione è di integrare l’uomo, e tutto l’uomo, in questa cultura digitale. Nostra preoccupazione principale è la dignità della persona umana in una cultura digitale, che per essere auténticamente cultura deve stare al servizio dell’essere umano... La nostra preoccupazione per la società della conoscenza è la nostra preoccupazione per la verità dell’uomo”.
Il Documento presenta quindi un’analisi di questa nuova cultura a partire da due prospettive: quella privata e quella collettiva. Si pone anche il problema attuale dell’analfabetismo tecnologico e di come la risposta passi attraverso “l’educazione solidale e l’uso e il consumo delle nuove tecnologie, con l’opportuna creazione di centri di formazione e addestramento”. Il Documento termina affermando che “evangelizzare l’uomo significa evangelizzare la cultura” e che “il Vangelo sta e deve continuare a stare nel cuore della comunicazione e dei suoi mezzi. La Chiesa ha il dovere di presentarsi dinanzi alla nuova cultura digitale come la grande alternativa per il futuro dell’uomo e il punto di riferimento di un rinnovamento della società a partire della fedeltà al Vangelo e dalla fede trasmessa e custodita dalla Chiesa”.
“La presenza della Chiesa e del Vangelo in Internet mai deve essere posta come un sostituto della Chiesa stessa, ma come un mezzo intelligente e attraente per giungere a molti battezzati come ai non credenti”. Questa “missione cattolica in Internet non può dimenticare la dimensione profetica che intende annunciare con zelo, talento e convinzioni i valori del Vangelo e denunciare tutto ciò che significa disprezzo, oppressione e sfruttamento della persona e della società”. (S.R.) (Agenzia Fides 7/4/2003 - Righe 32; Parole 427)


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