AMERICA/MESSICO - “Si mette a rischio la pace sociale e la sicurezza di molta gente” denuncia Mons. Arizmendi

martedì, 4 ottobre 2016 politica   indigeni   vescovi   chiese locali  
Mons. Arizmendi

Mons. Arizmendi

San Cristobal de las Casas (Agenzia Fides) – La settimana scorsa il Tribunale Elettorale dello Stato del Chiapas ha decretato la legittimità dell'incarico a cui sono state elette le due donne sindaco di Chenalho e di Oxchuc. Dalle elezioni di un anno fa la popolazione stessa aveva impedito loro di insediarsi nel loro ufficio e le aveva espulse dalle rispettive comunità accusandole di brogli elettorali. Sua Ecc. Mons. Felipe Arizmendi Esquivel, Vescovo della diocesi di San Cristobal de las Casas, domenica scorsa dopo la Messa, ha commentato che in questo modo "si mette a rischio la pace sociale e la sicurezza di molta gente".
Mons. Arizmendi ha ricordato che la popolazione, in larga maggioranza indigena, ha usato per lungo tempo il sistema dell’alzata di mano per eleggere i propri capi, oggi sindaci, scelti in base a qualche iniziativa compiuta a vantaggio della comunità. Il sistema democratico ha imposto le elezioni, che però sono facilmente manipolabili attraverso la compravendita dei voti. “Il sistema dei partiti ha contaminato le popolazioni indigene e le ha divise. La scelta non è più a consenso della maggioranza, ma avviene con il conteggio e la manipolazione dei voti" ha detto il Vescovo.
Mons. Arizmendi ha messo in guardia su una escalation del conflitto. "Non vogliamo più morti in questa zona" ha detto alla stampa locale, per attirare l'attenzione delle autorità e cercare altre soluzioni al problema. Non è la prima volta che il Vescovo denuncia "la destabilizzazione sociale" che mette "indigeni contro indigeni, poveri contro poveri", e che affronta altre situazioni difficili (vedi Fides 25/07/2016 e 30/05/2016) sempre per problemi creatisi con le autorità da parte della popolazione indigena.
(CE) (Agenzia Fides, 04/10/2016)


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