VATICANO - Padre Jacques fa parte della catena dei martiri iniziata con Gesù Cristo

mercoledì, 14 settembre 2016 violenza   fondamentalismo religioso   pace  

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Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “I primi cristiani hanno fatto la confessione di Gesù Cristo pagando con la loro vita. Questa storia si ripete fino a oggi” ha evidenziato Papa Francesco durante la Messa celebrata questa mattina nella cappella di Casa Santa Marta, esprimendo la sua vicinanza ai familiari di p. Jacques Hamel, ucciso il 26 luglio mentre celebrava la Messa (vedi Fides 26/7/2016), e a tutta la comunità di Rouen di cui faceva parte.
Nella festa dell’Esaltazione della Croce, il Papa ha ricordato che Gesù Cristo è il primo Martire, “il primo che dà la vita per noi. E da questo mistero di Cristo incomincia tutta la storia del martirio cristiano, dai primi secoli fino a oggi”. “Oggi ci sono cristiani assassinati, torturati, carcerati, sgozzati perché non rinnegano Gesù Cristo. In questa storia, arriviamo al nostro père Jacques: lui fa parte di questa catena di martiri. I cristiani che oggi soffrono – sia nel carcere, sia con la morte o con le torture – per non rinnegare Gesù Cristo, fanno vedere proprio la crudeltà di questa persecuzione. E questa crudeltà che chiede l’apostasia – diciamo la parola – è satanica. E quanto sarebbe bene che tutte le confessioni religiose dicessero: ‘Uccidere in nome di Dio è satanico’.”
Padre Jacques era un uomo buono, di pace, ma “è stato assassinato come se fosse un criminale” ha detto il Papa, indicando un preciso motivo di riflessione: “in mezzo al momento difficile che viveva, in mezzo anche a questa tragedia che lui vedeva venire, un uomo mite, un uomo buono, un uomo che faceva fratellanza, non ha perso la lucidità di accusare e dire chiaramente il nome dell’assassino, e ha detto chiaramente: ‘Vattene, Satana!’. Ha dato la vita per noi, ha dato la vita per non rinnegare Gesù. Ha dato la vita nello stesso sacrificio di Gesù sull’altare… Che lui dal Cielo – perché dobbiamo pregarlo, è un martire!, e i martiri sono beati, dobbiamo pregarlo – ci dia la mitezza, la fratellanza, la pace, e anche il coraggio di dire la verità: uccidere in nome di Dio è satanico”. (SL) (Agenzia Fides 14/9/2016)


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