AFRICA/ANGOLA - Assemblea SECAM: si investe troppo poco nei media per evangelizzare l’Africa

sabato, 23 luglio 2016 conferenze episcopali   media   famiglia  

Canaa

Luanda (Agenzia Fides) - "La Chiesa deve assolutamente essere più presente sui media digitali in
maniera deliberata e consapevole": lo ha sottolineato il Vescovo della diocesi nigeriana di Oyo, Sua Ecc. Mons. Emmanuel Badejo, coordinatore del workshop dal titolo "L'influenza dei mezzi di comunicazione moderni e delle nuove ideologie sulla famiglia in Africa oggi", nell’ambito della 17ma Assemblea Plenaria del SECAM/SCEAM, in corso a Luanda (vedi Fides 20/7/2016).
Il Vescovo ha invitato a riflettere sul fatto che “miliardi di persone oggi si rivolgono ai social media come loro fonte di informazione, ma si investe troppo poco nei programmi dei media per l'evangelizzazione in Africa". Secondo le notizie diffuse dall’agenzia africana Canaa, pervenute a Fides, il Vescovo di Oyo ha quindi esortato i Pastori della Chiesa in Africa a "creare nuovi apostoli”, coinvolgendo “i giovani stessi, che sono nativi del mondo digitale e affidando loro i valori del Vangelo".
Riferendosi in particolare al tema dell’Assemblea, “La famiglia in Africa, ieri, oggi e domani: alla luce del Vangelo”, il Vescovo di Oyo ha sottolineato l’urgenza di educare le famiglie all’uso dei media, e soprattutto informarle “sui benefici e sui pericoli dei nuovi media", in quanto "i genitori che non hanno familiarità con il funzionamento di Internet sono più propensi a ignorare i pericoli", e "questo è ancor più vero in Africa".
A livello di diocesi e di parrocchie è quindi necessario promuovere incontri di formazione sui media moderni, guidati da esperti, per genitori e figli. Anche Vescovi, sacerdoti e religiosi devono assumere familiarità con i media, in modo di saper dare risposte documentate alle domande della gente. Purtroppo va rilevato un uso negativo dei moderni media digitali in alcune situazioni, tuttavia, ha rilevato Mons. Badejo che guida la Commissione Episcopale panafricana per le comunicazioni sociali (CEPAS), la Chiesa deve "continuare ad essere convinta che i benefici dei nuovi media superano di gran lunga i loro demeriti, anche riguardo alle possibilità pastorali e all'impegno spirituale". (SL) (Agenzia Fides 23/07/2016)


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