Medellin (Agenzia Fides) – "Come pastori, abbiamo più volte alzato la nostra voce e attirato l'attenzione sugli effetti nocivi dello sfruttamento delle risorse naturali, in particolare la gestione irresponsabile delle miniere. Queste attività hanno portato gravi ripercussioni per l'ambiente, la dignità umana e la vita sociale nelle nostre comunità", afferma un comunicato pervenuto a Fides e firmato dai 12 Vescovi delle province ecclesiastiche di Medellín e Santa Fe de Antioquia (Colombia).
I Vescovi hanno chiesto al governo colombiano, alle imprese nazionali ed internazionali e alla società civile, ad "agire con decisione per impedire l'estrazione meccanizzata, che con draghe e ruspe, e continua a distruggere l'ambiente e la salute delle persone nel nostro Paese. Si dovrebbero attuare misure efficaci per fermare l'attuale disastro ambientale e sociale", sottolinea il comunicato.
In questa area della Colombia, la Chiesa e le comunità rurali da tempo denunciano la forte deforestazione, per far posto a miniere a cielo aperto, e il danno provocato all'ambiente e alle persone dalla contaminazione da mercurio, usato nell’estrazione di oro e argento.
I Vescovi sottolineano che, come parte della strategia contro l'estrazione illegale, occorre denunciare la corruzione di alcuni funzionari pubblici, rendere operativo le istituzioni dello Stato e contrastare l'azione dei gruppi armati illegali. "Allo stesso modo, nella prospettiva di post-accordo con le FARC, essi devono assicurare che questa guerriglia abbia l'obbligo di rinunciare definitivamente all'attività miniera irresponsabile" conclude il testo.
(CE) (Agenzia Fides, 14/07/2016)