AMERICA/CILE - “La crisi di Chiloé non è solo un problema economico, ma sociale” per Mons. Infanti

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La crisi di Chiloé

La crisi di Chiloé - Marea Rossa

Aysén (Agenzia Fides) – La richiesta ai pescatori di "non cadere nella tentazione di vendere la propria coscienza per poche migliaia di pesos che saranno solo pane per oggi e miseria di domani" è venuta dal Vicario Apostolico di Aysén, Sua Ecc. Mons. Luigi Infanti della Mora, durante un'intervista a Radio Bio Bio, pervenuta a Fides. Il Vescovo ha sottolineato che quanto accade a Chiloé, cioè la protesta dei pescatori e di altri gruppi della popolazione contro le disposizioni del governo che vietano la pesca in seguito alla “marea rossa” paralizzando tutte le attività economiche locali (vedi Fides 10/5/2016), in realtà è una catena di problemi, forse provocate anche dalla presenza di aziende straniere che operano solo attraverso lo sfruttamento predatorio.
Mons. Infanti ha chiesto alla popolazione di Chiloé di non guardare solo al problema attuale, ma a ciò che deve venire. "Questa trovata di dare soluzioni per il momento, che sono effimere, di passaggio, credo faccia solo un grande danno alla politica stessa del paese" ha detto il Vescovo, sottolineando che la crisi attuale non è solo un problema economico, ma sociale, che ha ferito la famiglia, le relazioni sociali, la tradizione culturale di Chiloé e tutti i popoli del sud che vivono delle risorse marine.
Ieri sera la presidente Bachelet, parlando da Stoccolma, ha detto: “Seguo da vicino il problema e insisto nel dialogo fra le parti”. Intanto il governo ha autorizzato il pagamento di 1.781 sussidi che corrispondono al numero dei pescatori artigianali danneggiati dalla “marea rossa”, ma il problema principale è costituito da quanti, secondo il governo, non possiedono i requisiti richiesti.
(CE) (Agenzia Fides, 11/05/2016)


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