AFRICA/EGITTO - Sacerdoti copti “in missione” nei bar e nelle strade per annunciare la Pasqua

giovedì, 28 aprile 2016 chiese locali  

CoptsUnited.com

Minya (Agenzia Fides) – In Egitto le Chiese copte – che seguono il Calendario giuliano – stanno celebrando in questi giorni la Settimana Santa. In vista della Pasqua, si moltiplicano i saluti e gli auguri rivolti ai copti da parte dei rappresentanti delle istituzioni. Anche Ahmad al Tayyib, grande Imam di Al Azhar, si è recato presso la cattedrale copta del Cairo per porgere i suoi auguri pasquali al Patriarca copto ortodosso Tawadros II. E nell'imminenza della solennità cristiana, fioriscono anche iniziative pastorali mai sperimentate nel grande Paese nordafricano: nei giorni scorsi, alcuni sacerdoti copti ortodossi della diocesi copta ortodossa di Minya, nell'Alto Egitto, hanno deciso di uscire dalle proprie parrocchie per andare a celebrare momenti di preghiera nelle strade, nei caffè e nei locali pubblici, allo scopo di annunciare la Passione e la Resurrezione di Cristo anche ai tanti battezzati che non frequentano le chiese e i santuari neanche in occasione delle solennità liturgiche.
La diocesi copta ortodossa di Minya ha presentato sul suo sito tale iniziativa come un tentativo di raggiungere i cristiani, numerosi soprattutto tra i giovani, che non frequentano abitualmente le parrocchie. “Si tratta di un'iniziativa che può apparire insolita in un Paese a stragrande maggioranza musulmana, sempre minacciato da conflitti settari” riferisce all'Agenzia Fides Anba Botros Fahim Awad Hanna, Vescovo copto cattolico di Minya, “ed è ovvio che può essere realizzata con libertà e serenità solo in aree e villaggi abitati soltanto da cittadini cristiani. Ma rappresenta comunque un segno di vitalità apostolica: ci si è accorti che, al di là delle identità e delle appartenenze sbandierate, tanti giovani non hanno un reale contatto con la vita della Chiesa e con le sue dinamiche liturgiche e sacramentali. Così, invece di stare ad aspettarli in parrocchia, si prova con delicatezza ad andare da loro, nei luoghi dove vivono e preferiscono passare il loro tempo”. (GV) (Agenzia Fides 28/4/2016).


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