EUROPA/GRAN BRETAGNA - La povertà è sessista: in 155 nazioni leggi discriminanti tra uomini e donne

giovedì, 10 marzo 2016 donne  

Radu Chibzii

Londra (Agenzia Fides) – La ong ONE ha presentato di recente il rapporto "La povertà è sessista" dove mostra le discriminazioni che molte donne in tutto il mondo subiscono, e mette in evidenza i 20 Paesi peggiori dove nascere donna. Il documento segnala che, nel 2016, 500 milioni di donne ancora non sono in grado di leggere, 62 milioni di bambine non possono frequentare la scuola e 155 Paesi continuano ad avere leggi discriminanti tra uomini e donne. All’inizio del rapporto la ong segnala che in nessun luogo della terra le donne hanno le stesse opportunità degli uomini, e che in molti Paesi nascere povero e donna significa una vita condannata all’iniquità, all’oppressione e alla povertà, oltre che in molti casi ad una sentenza di morte.
Una bambina nata in Nigeria, ad esempio, ha 41 possibilità in più di morire prima dei 5 anni di età rispetto ad un’altra nata in Norvegia. Tuttavia, non si tratta di un fenomeno che riguarda solo i Paesi più poveri. Globalmente, solo il 50% delle donne rientra nel mercato del lavoro, rispetto al 77% degli uomini. I 20 posti indicati dal peggiore al meno peggio nei quali nascere donna, dove essere donna costituisce un pericolo per la salute, una sfida per trovare lavoro remunerato e una odissea per essere madre e non morire nell’intento, sono: Niger, Somalia, Mali, Repubblica Centroafricana, Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Afganistan, Costa d’Avorio, Ciad, Isole Comore, Pakistan, Liberia, Guinea, Burkina Faso, Benin, Sierra Leone, Gambia, Haiti, Gibuti e Mauritania. (AP) (10/3/2016 Agenzia Fides)


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