ASIA/COREA DEL SUD - “Un padre forte e affezionato che ha donato la sua vita per guidare l’umanità all’armonia e al rispetto reciproco, alla verità e all’amore”: il ricordo di Giovanni Paolo II nei messaggi dei Vescovi e del Presidente

venerdì, 8 aprile 2005

Seoul (Agenzia Fides) - “Era un padre forte e affezionato che ha donato la sua vita per guidare l’umanità all’armonia e al rispetto reciproco, alla verità e all’amore. Come potremo mai dimenticare quando, in occasione della sua visita in Corea nel 1984, ha canonizzato 103 martiri coreani?”. Con queste parole i Vescovi della Corea del Sud ricordano Papa Giovanni Paolo II in un messaggio rivolto al popolo coreano. “Per più di un quarto di secolo ha difeso la verità della fede e la dignità dell’uomo e ha dimostrato grande e sincera umiltà quando ha chiesto perdono per gli errori passati della Chiesa. … Siamo molto tristi per la perdita di una grande guida ma siamo al contempo grati per la luce e l’amore che Dio ci ha voluto rivelare attraverso di lui”.
Il Presidente della Corea del Sud, Justo Roh Moo-hyun, in un messaggio per la morte di Giovanni Paolo II sottolinea: “Papa Giovanni Paolo II sarà sempre ricordato come apostolo della pace grazie al suo grande contributo alla pace e alla prosperità nel mondo”. Ricordando le visite del Papa in Corea, nel 1984 e 1989, Roh ha espresso particolari sentimenti di ringraziamento al Papa per i suoi sforzi nel promuovere la pace e la stabilità sulla penisola coreana. Le condoglianze per la morte del Papa sono state espresse anche dai rappresentanti delle altre confessioni religiose presenti in Corea.
Alla Messa in suffragio del Santo Padre nella Cattedrale Myongdong di Seoul, hanno partecipato alti rappresentanti delle istituzioni civili e circa 10.000 fedeli. “Abbiamo perso una vera ‘grande stella’ che ha illuminato il mondo come uomo, guida religiosa e guida spirituale. Cristo e gli uomini erano sempre al centro dei suoi discorsi”, ha detto il celebrante nella sua omelia. Il Nunzio Apostolico ha ricordato il Papa come “convinto difensore dei diritti umani” e “maestro e pellegrino sulle strade dell’uomo”. “Non esisteva differenza fra la sua preghiera e la sua azione”, ha sottolineato il Nunzio. Una delegazione della Conferenza Episcopale Coreana (CBCK) è a Roma per partecipare ai funerali del Papa. (MS) (Agenzia Fides, 08/04/2005)


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