ASIA/TURCHIA - Perizia medica conferma: il Patriarca armeno di Costantinopoli ha bisogno di un “tutore”

mercoledì, 10 febbraio 2016 chiese locali  

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Istanbul (Agenzia Fides) – L'organismo sanitario incaricato dai magistrati turchi di verificare le condizioni di salute del Patriarca armeno di Costantinopoli, Mesrob II, ha confermato lo stato di demenza sofferto dal Patriarca e la necessità di nominare un tutore autorizzato a prendere decisioni in sua vece. Nel rapporto sanitario emesso in merito dall'ospedale armeno Yedikule Surp Pırgic – riferiscono fonti turche consultate dall'Agenzia Fides – si certifica che il Patriarca non è assolutamente in grado di esercitare la sua libera volontà, e che non servono ulteriori accertamenti di carattere sanitario o legale per confermare la diagnosi.
Il Patriarca Mesrob II, formalmente ancora titolare della sede patriarcale armena di Costantinopoli, è stato colpito nel 2008 da una forma virulenta di morbo di Alzheimer che lo ha reso in breve tempo totalmente inabile. Da allora, in seno alla comunità armena apostolica della Turchia si è aperto un dibattito – a tratti non privo di tensioni - sulla possibile successione del Patriarca, che sopravvive in una condizione vegetativa, in virtù degli strumenti che ne assicurano la respirazione e l'alimentazione artificiale.
Dal 2008 le funzioni di Vicario del Patriarca sono state assolte dal Vescovo Aram Ateshian. Negli ultimi anni, membri autorevoli della comunità armena presente in Turchia hanno ricominciato a sostenere l'opportunità di eleggere un Co-Patriarca con funzioni piene, che assuma la guida del Patriarcato. La proposta deve trovare l'appoggio dei vertici del Patriarcato e poi essere sottoposta, in forma di richiesta, al Ministero degli Interni. I regolamenti, risalenti all'epoca ottomana, consentono di eleggere un nuovo Patriarca armeno solo quando la sede è vacante per la morte del titolare. (GV) (Agenzia Fides 10/2/2016)


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