EUROPA/ITALIA - Cinquecento infermi e disabili, guidati dal Superiore Generale degli Orionini, hanno reso omaggio al Papa: “Sappiamo quando Giovanni Paolo II confidasse nella preghiera degli infermi e di quanti soffrono”

giovedì, 7 aprile 2005

Roma (Agenzia Fides) - La Famiglia religiosa di San Luigi Orione si è recata a rendere omaggio a Giovanni Paolo II con una rappresentanza di 500 persone, tra infermi e disabili. La numerosa delegazione era guidata dal Superiore generale Don Flavio Peloso. Il corteo è entrato dalla "porta della preghiera" nello spazio antistante l'altare della confessione ove è esposto il Corpo del Pontefice. Il tempo per una brevissima sosta, una preghiera e tanti ricordi. Soprattutto tanti grazie a questo Papa per la sua dedizione alla Chiesa e alla gente e anche per i tanti gesti di benevolenza verso la Piccola Opera della Divina Provvidenza fondata da San Luigi Orione. “La Famiglia Orionina - dichiara Don Flavio Peloso, Direttore generale dell'Opera Don Orione - ringrazia e ricorderà Giovanni Paolo II come il Papa che ha beatificato (26 ottobre 1980) e canonizzato (16 maggio 2004) San Luigi Orione. Abbiamo portato qui oggi i nostri disabili perchè ne hanno il desiderio e il diritto ed è bello dar loro la possibilità. Secondo, perché sono i "tesori della Chiesa" e sappiamo quando Giovanni Paolo II confidasse nella preghiera degli infermi e di quanti soffrono. Terzo, perché proprio Giovanni Paolo II ha voluto destinare una somma considerevole delle offerte del Giubileo per aprire una Casa di accoglienza per disabili che giungono pellegrini a Roma. Ebbene, questa Casa di accoglienza per disabili è stata realizzata presso il nostro Centro Don Orione di Monte Mario. Si tratta di una struttura alberghiera - che sorge accanto a quella residenziale per i nostri disabili - capace di ospitare circa 150 persone in regime di agevolazione economica.” (S.L.) (Agenzia Fides 7/4/2005)


Condividi: