ASIA/LIBANO - Con una mossa a sorpresa, Geagea decide di appoggiare l'ex “nemico” Aoun alle elezioni presidenziali

martedì, 19 gennaio 2016 politica  

Kataeb.org

Beirut (Agenzia Fides) – Con una mossa a sorpresa, il leader del partito delle Forze Libanesi Samir Geagea ha annunciato la disponibilità della sua formazione politica a appoggiare la candidatura dell'ex generale Michel Aoun alla carica di Presidente della Repubblica libanese. L'iniziativa è destinata a stravolgere il sistema di alleanze e di contrapposizioni che da tempo caratterizza lo scenario politico libanese, e ha portato il Paese alla paralisi istituzionale che impedisce da 18 mesi di eleggere il nuovo Presidente.
Geagea e Aoun, ambedue cristiani maroniti, negli ultimi decenni sono sempre stati avversari e le formazioni politiche da loro guidate sono schierate su fronti contrapposti, sia sul piano interno che su quello internazionale. Le Forze Libanesi, insieme al Partito sunnita “Futuro” guidato da Saad Hariri, fanno parte della cosiddetta “Coalizione 14 marzo”, appoggiata dall'Arabia Saudita e ostile alla Siria di Assad, mentre il “Movimento Patriottico Libero” di Aoun è alleato del Partito sciita Hezbollah – schierato anche militarmente al fianco del regime siriano - e fa parte della “Coalizione 8 marzo”.
“Dopo una lunga riflessione, lunghe discussioni e le deliberazioni del Comitato esecutivo” ha riferito Geagea in una conferenza stampa tenuta ieri insieme all'ex rivale, “le Forze Libanesi hanno annunciato il loro sostegno alla candidatura del generale Michel Aoun alla presidenza”.
La decisione – così ha spiegato il leader delle Forze Libanesi è stata presa con "la speranza di raggiungere una situazione più stabile" nel Paese dei Cedri. Aoun, dal canto suo, ha sottolineato la necessità di “costruire il futuro” e di “voltare pagina rispetto al passato, senza tuttavia dimenticarlo, per non ripeterlo”.
Nella giornata di ieri, diversi leader politici maroniti – compresi Geagea e Aoun – hanno avuto incontri con il Patriarca maronita Boutros Bechara Rai. L'alleanza trasversale tra la due formazioni politiche maronite manda in archivio il recente tentativo – guidato dal Partito sunnita di Saad Hariri e appoggiato dall'Arabia Saudita – di trovare consenso intorno alla candidatura di Suleiman Franjieh (che comunque ieri, dopo l'incontro con il Patriarca Rai, ha comunicato via twitter di non volersi ritirare dalla competizione elettorale).
Michel Aoun ha 82 anni. Nel delicato sistema istituzionale libanese, la carica di Presidente della Repubblica è riservata ad un cristiano maronita. “Da giovane sacerdote” dichiara all'Agenzia Fides don Rouphael Zgheib, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Libano, “ricordo ancora con sgomento quando negli anni della guerra civile le fazioni maronite erano su fronti opposti e si combattevano con ferocia. Quello che è accaduto è certo sorprendente, e tra i cristiani è stato accolto con sollievo, ma speriamo che non sia arrivato troppo tardi. Perchè questo accordo, da solo, non può cambiare tutto. Aspettiamo di vedere quali saranno le reazioni nella regione, e anche come reagiranno le fazioni politiche libanesi musulmane, sia sciite che sunnite, che finora tacciono, e i drusi di Walid Jumblatt, di cui oggi è attesa una dichiarazione. Siamo in una fase di attesa. Non si può dire che tutto è risolto”. (GV) (Agenzia Fides 19/1/2016)


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