AFRICA/SIERRA LEONE - L’incubo Ebola si ripresenta: il Cuamm non abbassa la guardia

sabato, 16 gennaio 2016 sanità  

Medici con l'Africa Cuamm

Freetown (Agenzia Fides) - Un anno e 5 mesi, 14.222 casi registrati e 3.955 morti, solo in Sierra Leone: questi i dati dell’epidemia che si pensava conclusa lo scorso novembre. Ma proprio ieri, 15 gennaio, è arrivata la notizia di un nuovo decesso. Si tratta di un caso riconosciuto post mortem, un test effettuato su una ragazza 22 enne deceduta nel distretto di Tonkolili, nella città di Magburaka, nel centro del Paese, non molto lontano da Lunsar, dove Medici con l’Africa Cuamm è impegnato sul campo.
In una nota inviata all’Agenza Fides, il coordinatore del Cuamm nel Paese dichiara: “era una possibilità che speravamo non si concretizzasse, ma consapevoli che avremmo potuto avere nuovi casi positivi si è continuato a mantenere un sistema di sorveglianza aumentata”. Questo sistema prevede che tutti i decessi siano sottoposti a test Ebola. Sulla ragazza il test è stato eseguito 3 volte per cautela, l’equipe medica voleva avere la certezza che non si trattasse di un errore”.
Nel comunicato del Cuamm si legge inoltre che un team dell’OMS è già stato inviato a Kambia per indagare sul contagio, mentre a Magburaka è stata attivata la macchina del contact tracing per tracciare i contatti ed arrestare tempestivamente un possibile nuovo contagio diffuso. Questo nuovo caso è un campanello d’allarme che richiama a non abbassare la guardia, soprattutto per gli operatori sanitari come i medici Cuamm impegnati sul campo ogni giorno. Allo scoppiare dell’epidemia a inizio 2014, il Cuamm ha deciso di restare e impegnarsi accanto alla popolazione, nella lotta a questo terribile flagello. L’Ospedale di Pujehun non ha mai chiuso e contemporaneamente sono stati aperte due unità di isolamento a Pujehun e a Zimmi. Fondamentale è stato l’investimento sui ‘contact tracer’: un gruppo di giovani che, percorrendo il territorio in lungo e in largo, muniti di moto, cellulare e taccuino, tracciavano tutti i contatti avuti da un nuovo contagiato. In totale sono state messe in isolamento oltre 1.200 persone ed è stato possibile contenere il contagio, facendo di Pujehun il primo distretto del paese ad essere dichiarato Ebola Free. (AP) (16/1/2016 Agenzia Fides)


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