ASIA/INDONESIA - Dopo le stragi, cristiani e musulmani insieme in strada contro il terrorismo

venerdì, 15 gennaio 2016 terrorismo   chiese locali   dialogo   islam  

Giacarta (Agenzia Fides) – “Esprimiamo profonde condoglianze alle vittime e condanniamo ogni forma di violenza e di terrorismo. Preghiamo e ci adoperiamo per l’unità dell’Indonesia”: lo dice a Fides p. Alexius Andang Binawan, SJ, Vicario Generale dell’arcidiocesi di Giacarta, all’indomani degli attentati kamikaze che hanno causato 7 morti e 26 feriti, rivendicati da gruppi che si dicono legati all’ISIS (Stato Islamico). Il Vicario, che ha parlato a Fides facendosi interprete dei sentimenti della comunità cattolica locale, riferisce che domenica 17 gennaio la comunità cattolica sarà a fianco dei musulmani delle maggiori organizzazioni musulmane indonesiane, “Muhammadiyah” e “Nahdlatul Ulama”, nella imponente manifestazione che attraverserà le strade della capitale (si annunciano oltre diecimila persone) “per dire No a ogni forma di estremismo, violenza e terrorismo”.
P. Binawan racconta a Fides: “Siamo scossi ma la vita nella capitale è ripresa normalmente. Come il governo e gli ufficiali pubblici, anche noi abbiamo detto ai fedeli di non lasciarsi vincere dalla paura del terrorismo. I terroristi vogliono visibilità e dimostrare la presunta debolezza del governo. Il popolo indonesiano saprà rispondere unito, con dignità e fermezza, senza timori”.
“Molti leader religiosi – prosegue il Vicario – hanno condannato il terrorismo, rimarcando che esso non ha nulla a che fare con la religione ed esprimendo forti auspici di unità”, che sarà dimostrata concretamente nella manifestazione pubblica del 17 gennaio. “Saremo in strada con i musulmani e i cristiani e i credenti di tutte le fedi per ribadire il motto nazionale ‘unità nella diversità’, e per esprimere la nostra unità nell’opporci a ogni forma di violenza che va contro l’uomo. Come cristiani saremo accanto a tutti gli altri cittadini e continueremo a pregare per le vittime e per un futuro prospero e pacifico della nostra nazione”. (PA) (Agenzia Fides 15/01/2016)


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